Referendum, Renzi: se vince no faremo verifiche

"Questo governo è nato per fare le riforme costituzionali, le abbiamo fatte e deciderà il cittadino se vanno bene o no. Nostro compito era anche portare a casa la ripartenza che va ancora piano ma è molto più forte di prima". A dichiararlo il premier Matteo Renzi nella conferenza stampa per i 1000 giorni di governo.

"Credo che sia fisiologico che davanti ad una possibile novità politica ci sia una fibrillazione maggiore dei mercati, personalmente reputo ovvio l'assioma riforme-pil su e al contrario che lo spread salga se non si fanno. Detto questo però chiarisco che il compito di chi sostiene il 'Sì' non è usare la carta della paura ma cercare di riempire di motivazioni le ragioni del 'Sì'. Bankitalia poi fa il suo mestiere".

"Tutti i sondaggi danno il 'No' al referendum in testa. Si potrebbe buttarla sul ridere dal momento che nel 2016 non ne hanno azzeccato una sola, non è che devono iniziare questa volta. Ma vedo la partita referendaria totalmente aperta in ragione degli indecisi. E le buone ragioni che ci spingono a lottare per il "Sì" sono più forti che mai. Sono convinto che la maggioranza silenziosa degli italiani sappia scegliere sulla base del quesito poi potranno scegliere Sì o no".

"Se vince il 'No', cosa accadrà al governo lo scopriremo solo vivendo... Seriamente io penso che questo referendum possa segnare davvero il cambiamento, questo governo è nato per cambiare e fare le riforme. Ove i cittadini bocciassero le riforme, verificheremo la situazione politica".

"Chi fa il premier deve sperare che chi viene dopo farà meglio, certo io non sono nato per fare un governo tecnico, il governicchio. Se si cambia e si continua ci sono, se si torna alla grande accozzaglia che è la base politica del 'No', che sono sempre i soliti politici, se vogliono galleggiare, che gestiscano loro il paese. Io non sono capace a fare inciuci e accordicchi".