Sisma, nuova forte scossa di 4.8. Il sindaco di Ussita: "Altri crolli"

(ANSA)
Una nuova forte scossa di terremoto, di magnitudo 4.8, è stata avvertita alle 8:56 tra Marche e Umbria. Il sisma si è sentito distintamente anche ad Ancona. ''La scossa di stamani è stata fortissima, il maresciallo dei carabinieri mi dice che ci sono stati altri crolli in paese, e si vede del fumo''. A riferirlo all'ANSA il sindaco di Ussita (Macerata) Marco Rinaldi, dopo il sisma registrato poco prima delle 9. ''E' un calvario, non finisce mai'', aggiunge. ''Ieri sera sono sceso a Porto Recanati per incontrare i miei sfollati negli alberghi: la scossa me l'ha raccontata in diretta al telefono un allevatore. Ora cerco di andare su, ma le strade sono un disastro...''.

Ed e' continuato anche la scorsa notte lo sciame sismico successivo alle scosse - la più importante quali di magnitudo 6.5 alle 7.40 del 30 ottobre - che la scorsa settimana hanno devastato una parte dell'Italia centrale, in un'area compresa tra Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo. Le scosse della notte sono state di magnitudo compresa tra due e tre, e solo alcune hanno superato quest'ultima soglia; diverse sono state avvertite dalla gente. Anche oggi continueranno i soccorsi alle persone e le verifiche dei danni, ingentissimi in numerosi centri abitati del reatino, dei monti Sibillini, della conca amatriciana e della Valnerina.

In assenza di un numero ufficiale di sfollati, risulta che i senza cassa nelle Marche sarebbero 25mila, quasi tutti concentrati (circa 21mila) nella provincia di Macerata. In Umbria invece gli sfollati sarebbero più di cinquemila (di cui 2.800 assistiti), in Abruzzo i 'fuori casa' 3.000, mentre nel Lazio i soli assistiti circa 800. Anche oggi alcuni di loro saranno trasferiti in alberghi della costa adriatica, mentre è in fase avanzata l'allestimento di alcune tensostrutture nell'area di Norcia, dove troveranno temporaneo riparo alcune persone che ieri hanno protestato rifiutando il trasferimento nei centri marini.

Ieri il Consiglio dei ministri ha stanziato nuovi fondi per l'emergenza ed ha inoltre deciso le modalità di intervento nelle aree colpite dal sisma, che ricalcherà il percorso già adottato in Irpinia dopo il terremoto del 1980: entro Natale saranno pronti alcuni campi container, a primavera saranno montati i moduli abitativi prefabbricati e comincerà la ricostruzione del patrimonio edilizio ed artistico.

"Ridateci le tende" è la richiesta che arriva dalla maggior parte degli abitanti di Norcia che hanno scelto di rimanere in città pur avendo le case inagibili o non potendo rientrare per la paura o perché all'interno della zona rossa. La Regione assicura comunque che già nelle prossime ore saranno montate tensostrutture collettive dove la comunità potrà passare la notte così che nessuno sia costretto a rimanere in auto. Per affrontare il problema degli sfollati con anche questo strumento che si aggiunge al trasferimento negli alberghi del Trasimeno e al contributo per l'autonoma sistemazione.

Intanto dal Consiglio dei ministri arrivano più poteri per il capo della protezione civile e più forze dell'ordine oltre che un decreto entro 72 ore. il premier Matteo Renzi assicura: "container entro Natale e poi le casette di legno in sei-sette mesi.

Nelle Marche, gli assistiti sono circa 6.500, di cui oltre 2.000 negli alberghi sulla costa adriatica, 4.000 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale e le altre in strutture ricettive agibili sul territorio.

Nel Lazio, 130 persone sono ospitate in una struttura allestita a Leonessa.

A questi la Protezione civile stima che si aggiungeranno, nelle prossime ore, circa 3.000 persone che trascorreranno la notte in strutture di prima accoglienza in corso di allestimento tra Umbria e Marche.

Norcia, crollata Basilicata di San Benedetto
Allarme del governatore della Regione Marche per gli sfollati. "Da 10mila rischiamo di arrivare a 100mila persone che avranno bisogno di essere assistite", ha dichiarato il presidente della Regione, nella Sala operativa provinciale della Protezione civile, per monitorare la situazione dopo l'ultima scossa di terremoto. "L'area interessata - ha spiegato Ceriscioli - toccando, oltre al Maceratese, anche Ancona". Andando avanti di questo passo, con la crisi sismica che non si arresta, "si rischia di arrivare a 100mila sfollati".

In Puglia la scossa è stata avvertita ai piani alti dei palazzi e numerose sono state le chiamate ai vigili del fuoco a Bari e anche a Brindisi, ma non ci sono stati danni.

Intanto, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, e il vice presidente, Antonio Nunziante comunicano che la Protezione Civile regionale su ordine del Di. Coma. C. di Rieti ha inviato al SOI di Macerata due propri funzionari esperti in emergenze, e ha disposto la partenza immediata della Colonna Mobile unitamente a un tecnico della protezione civile e a 6 volontari dei Coordinamenti di Foggia e della BT per le attività di montaggio e di attivazione delle tende sociali e dei generatori. Altri tecnici regionali partiranno a breve.

Ingv: "Stesso sistema faglie del sisma del 24 agosto" - Il terremoto di magnitudo 6.5 registrato nella zona a Sud-Est di Norcia rientra nella stessa sequenza sismica che si è attivata nel Reatino il 24 agosto. "La nuova scossa è avvenuta sullo stesso sistema di faglie e fa parte della sequenza cominciata in agosto e che adesso sta procedendo", ha detto il sismologo Alberto Michelini, dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.