L’eclettico Piero Fabris e le sue fiabe

di VITTORIO POLITO - L’eclettico Piero Fabris, poeta, scrittore, pittore, ha dedicato un po’ del suo tempo a scrivere fiabe. Ha infatti pubblicato il volume “Fiabe in sassi e salsedine – ovvero il Tavoliere delle fiabe e cicoria” (FaLvision editore).

La fiaba è un racconto fantastico, destinato ai bambini, di solito in prosa e ad ampio sviluppo narrativo, che ha per protagonisti esseri umani. Dal punto di vista letterario, ebbe grande sviluppo in Oriente, mentre in Occidente fu in epoche diverse utilizzata a fini artistici da scrittori che ne fecero pretesto per elaborazioni raffinate.

L’autore, attraverso le sue fiabe, invita i piccoli lettori a cogliere, in maniera semplice, la radice profonda delle nostre tradizioni, riferite all’essenza, alla ricchezza e alla bellezza della nostra terra, la Puglia, selvaggia e accogliente, definita la più bella regione del mondo.

Fiabe semplici e di facile lettura, come, ad esempio, “La farfalla baciata dalle fiabe” o “La piccola avventura di Elda tra le dune Mediterranee”. Dieci racconti fiabeschi moderni e accattivanti che interesseranno certamente i piccoli lettori.

Le fiabe, com’è noto, contribuiscono allo sviluppo psicologico dei bambini in diverse aree: linguaggio, emotività, affettività, socialità, moralità. Il bambino infatti, soprattutto se la fiaba viene letta, apprende nuovi vocaboli e anche molti altri elementi linguistici: formule (“c’era una volta…”), proposizioni secondarie, tempi verbali e modalità narrative. In merito allo sviluppo emotivo/affettivo, il potere delle fiaba è davvero notevole. Innanzi tutto perché il bambino si affeziona ai personaggi, si immedesima in loro e vive in prima persona le loro emozioni.
Molti genitori si interrogano sull’opportunità di raccontare storie che possano in qualche misura traumatizzare i bambini (ad es. Biancaneve). In realtà il beneficio della fiaba sta proprio nel fatto che permette al bambino di vivere emozioni forti in modo protetto, senza esserne il diretto protagonista, e godendo della vicinanza di un genitore.

Bene ha fatto Fabris a pensare ai bambini, ma soprattutto ai loro genitori, i quali farebbero meglio a regalare libri di favole ai loro piccoli, invece di certi giochi elettronici, che impigriscono le loro capacità intellettuali, invece svilupparle.

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