Puglia, approvato il bilancio 2017 e pluriennale 2017-2019. "Per Taranto scelte importanti in sede di legge di stabilità"

BARI - Con il voto favorevole della maggioranza di centrosinistra e quello contrario delle opposizioni, il Consiglio regionale ha approvato il DDL disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2017 e bilancio pluriennale 2017-2019 della Regione Puglia (legge di stabilità regionale 2017).

Al testo sono stati presentati 102 emendamenti che hanno prodotto una ventina di articoli aggiuntivi agli iniziali 47. Con analoga votazione è stato approvato anche "Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2017 e bilancio pluriennale 2017-2019 della Regione Puglia"

Approvato l'emendamento della consigliera del M5S Rosa Barone per l'istituzione di un contributo straordinario di 200 mila euro per la chiusura dei ghetti presenti sul territorio pugliese.

Salta all’occhio il voto contrario di buona parte della maggioranza di centrosinistra che vota contro il parere del governo. Soddisfatta la consigliera pentastellata che dichiara: “Con questi 200 mila euro si potranno effettuare interventi sui territori per favorire la chiusura dei ghetti. Sappiamo che è solo l'inizio e non basterà questo contributo, ma apprezziamo la “buona volontà” del Consiglio nel tentare di risolvere questa vera e propria emergenza umanitaria, molto sentita in particolare nel foggiano. In prima persona ho avuto modo di vedere le condizioni ai limiti della dignità umana per coloro, adulti e bambini, che vivono in questi ghetti. Non possiamo non sottolineare il comportamento di numerosi esponenti della maggioranza di centrosinistra che invece hanno votato contro questo emendamento e contro il parere dello stesso governo. Sentivamo il dovere morale di portare avanti questa battaglia per sveltire i processi di chiusura dei ghetti, luoghi che nel 2016 in una regione come la Puglia, patria della pace e dell'accoglienza, non dovrebbero esistere”.

“Per Taranto scelte importanti in sede di legge di stabilità” - “Taranto è diventata centrale nel bilancio 2017 della Regione Puglia, approvato nella lunga notte di giovedì dal Consiglio regionale, grazie al lavoro di squadra che ha visto impegnati i consiglieri regionali tarantini nel fare fronte unico.  Finanziamento per la legge Taranto, contributo straordinario per l’istituto superiore di studi musicali Paisiello, progetto di decarbonizzazione e biomonitoraggio sull’impatto degli inquinanti sui bambini del quartiere Tamburi sono importanti provvedimenti che sono stati confermati dopo l’approvazione ricevuta in sede di commissione Bilancio.  Insomma, possiamo considerarci soddisfatti del lavoro svolto che porterà sul territorio tarantino qualcosa come 1 milione 700mila euro”.

Gianni Liviano, consigliere regionale tarantino, va dritto al punto e rimarca il lavoro di squadra soprattutto nel caso della previsione in bilancio della somma di 700mila euro quale contributo straordinario assegnato all'Istituto "G. Paisiello" di Taranto che costituisce “un’importante boccata d’ossigeno per una eccellenza tarantina che, altrimenti, avrebbe corso il pericolo di non poter assicurare continuità didattica per i suoi allievi”.

Non meno importante la dotazione finanziaria per la filiera della canapa industriale. “Con l’approvazione dell’emendamento da me proposto - aggiunge il consigliere Liviano - sono stati stanziati 100mila euro per favorire la creazione di una filiera agro-industriale della canapa e incentivare l’impiego e il consumo finale dei relativi semilavorati e prodotti finali, attraverso le attività di coltivazione e trasformazione condotte secondo criteri di sviluppo di filiere territoriali integrate nei campi della bioingegneria, bioeconomia e bonifica dei terreni”.
Infine, oltre ai 300mila euro per la costruzione del piano strategico per Taranto, con un emendamento a firma Colonna, Liviano e Zinni, l’articolo istitutivo del fondo speciale cultura e patrimonio culturale “è stato modificato - spiega Liviano - aggiungendo anche gli interventi diretti ad assicurare la fruizione pubblica dei beni culturali di proprietà di enti ecclesiastici, tra quelli finanziabili, attingendo alla dotazione finanziaria di 2 milioni e 500mila euro”.

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