SUPERCOPPA. Il Diavolo beffa ancora la Juve: partita decisa ai rigori

(ANSA/AP)
di PIERO CHIMENTI - Il Milan mette in bacheca la 7° Super Coppa Italia, dopo 5 anni di digiuno da trofei. Montella conferma le scelte della vigilia, mentre Allegri ci ripensa, rinunciando al tridente facendo accomodare in panca Dybala. I bianconeri partono bene, provando tiri dalla distanza. Al 17' un gran tiro di Sturaro, imbeccato da Higuain impegna severamente Donnarumma che devia in calcio d'angolo. Dal corner battuto da Pjanic è il piattone di Chiellini al 18' a rompere l'equilibrio del match, per il vantaggio bianconero. La Juventus rallenta la pressione, favorendo il gioco del Milan, che pian piano esce dal suo guscio, fino al 38' quando Bonaventura su suggerimento di Suso supera Buffon di testa, rimettendo in equilibrio l'incontro.

La ripresa vede i rossoneri più determinati, rinfrancati dal pareggio trovato da Bonaventura. E' Suso il più pericolo con cross veleni. Su uno di questi Romangoli prende la traversa, con Buffon immobile. La partita si anima con occasione da una parte e dall'altra. E' prima Donnarumma a doversi superare su una conclusione velenosa da fuori area di Khedira. Su ribaltamento di fronte è Bacca a non arrivare per questione di millimetri alla deviazione decisiva sul cross di Kucka. Al 67' il mister dei bianconeri 'scommette' sul tridente con l'ingresso di Dybala al posto di Pjanic. Il Diavolo continua a sprecare 'palle gol'. All'83 è sempre Suso ad ispirare con Bacca che schiaccia di testa, trovando Buffon pronto a respingere la minaccia. Si va così ai tempi supplementari con il risultato bloccato sull'1-1.

Nel primo tempo di recupero è Bacca ancora a non trovare la rete, non arrivando puntuale alla deviazione vincente su respinta di Buffon sul tiro di Bonaventura.

Nel secondo è Dybala a mandare alto una conclusione su posizione invitante. Solo i calci di rigore possono decidere il match. Il primo a presentarsi sul dischetto è Marchisio che batte Donnarumma. Nel Milan è Lapadula il tiratore scelto, ma 'ipnotizzato' dal portiere dalla Nazionale si vede respinta la conclusione. Il secondo rigore bianconero è di Mandzukic che spreca, lasciando la possibilità a Bonaventura di trovare di nuovo il pareggio rossonero per il 2-2. La situazione rimane statica, fino a quando dal dischetto non si presenta Dybala.

La sua conclusione di sinistro è intercettata da una prodezza del portierone, che permette a Pasalic di battere il rigore decisivo. Il croato con una conclusione diretta all'incrocio dei pali batte Buffon, consegnando a Berlusconi il suo 29° trofeo da Presidente rossonero. L'ex aeroplanino commenta con gioia la vittoria dei suoi ragazzi, dedicando il trionfo a Berlusconi. Il tecnico toscano della Juventus, con l'amaro in bocca per l'esito dell'incontro, rimprovera alla propria squadra la mancanza di lucidità, promuovendo la gestione di gara degli arbitri.

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