Lo scrittore, nativo di Locorotondo, è cresciuto a Martina Franca occupandosi di cronaca politica e sportiva su giornali locali ed è stato caporedattore della rivista ”Nuovi Argomenti” ed editor junior della Arnoldo Mondadori Editore, collaborando, inoltre, con quotidiani come “La Repubblica” e “L'Unità ”. I suoi libri hanno, sin da subito, catalizzato l’attenzione della critica e da un suo romanzo è stato tratto il film “Il paese delle spose infelici”, opera a cui ha collaborato come sceneggiatore. Le sue opere sono state tradotte in inglese, tedesco, francese, spagnolo, olandese e coreano.
Il binomio calcio-cultura proposto dalla squadra tarantina rappresenta un vivace spot promozionale per il libro dello scrittore cresciuto in Valle d’Itria ma, al contempo, la dimostrazione che lo sport è un veicolo sano per favorire la conoscenza e la cultura nelle sue multiformi manifestazioni. I dirigenti della società , spiegando la lodevole iniziativa, hanno ammesso il grande orgoglio di poter essere testimonial di un’opera di un grande autore pugliese, tifoso, peraltro, proprio del Martina Franca.
A margine dell’evento lo scrittore ha spiegato, infatti, che “tifare per la mia squadra così ha avuto un gusto particolare. La nuova realtà societaria unisce la passione dei tifosi che hanno preso in mano la società dopo il secondo fallimento e un progetto trasversale che tende a valorizzare varie realtà territoriali, anche quelle più candidamente romanzesche”. Un vero e proprio inno all’affermazione ed alla propagazione di valori sani ed autentici della cultura italiana tradizionale che dimostrano come cultura e sport possano essere indissolubilmente legati.
