San Severo dal centro del Gargano al centro del mondo

di VITTORIO POLITO - Il Centro Culturale ‘L. Einaudi’ di San Severo, nell’ambito dell’itinerario culturale europeo riconosciuto dal Consiglio d’Europa “Le vie europee di Carlo V”, ha presentato il 20 gennaio 2017 due volumi di grande interesse non solo per il territorio, ma anche per gli studiosi intervenuti.

L’incontro ha avuto luogo nell’auditorium del polo tecnologico ‘A. Minuziano Alberti di Sangro’ in San Severo e si è avvalso del patrocinio dell’Assessorato Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia. L’evento organizzato dalla prof.ssa Nicoletta Tomasone, nella duplice veste di presidente del Centro Einaudi e coautrice di entrambi i volumi, segna una svolta nella conoscenza della storia della città negli anni del Rinascimento e contribuisce con la cultura ad incrementare lo sviluppo di tutto il territorio del Gargano.

 L’evento per quanto concerne ogni aspetto organizzativo è stato curato con la solita dedizione, pazienza, garbo, ironia ed efficienza dal segretario del centro prof.  Domenico Vasciarelli, il cui perenne sorriso nel risolvere piccoli e grandi problemi aggiunge, alla saggezza tipica della gente garganica, la capacità di essere adeguatamente funzionale in ogni circostanza.

I due volumi   pubblicati si devono a Francesco Totaro e Rosa Nicoletta Tomasone: “Carlo V e Tiberio de Lisolis – lettere inedite – San Severo 1521- 1558” e “Magister Augustinus Resta de Sancto Severo compositore e maestro di cappella”, editi da Levante editori di Bari nella collana ‘La Puglia nei documenti’. (Val la pena ricordare che l’opera del madrigalista Resta era interamente inedita ad oggi).

Le opere contengono documenti che inseriscono San Severo nel quadro nazionale e nel difficile e variegato contesto europeo e che, grazie alle fonti archivistiche consultate dal dott. Totaro, cambiano la valutazione di fatti e personaggi, illuminano le ombre e rischiarano le zone grigie di un passato che per molti anni è stato trascurato da studiosi e cultori di storia patria. Alla luce di tali scoperte una nuova luce si apre sulla storia di San Severo e sul rapporto senza confini tra questa e l’imperatore Carlo V, rapporto mediato dal sindaco Tiberio de Lisolis, abile ambasciatore dalle mille risorse. Tutti elementi utili per rimettere finalmente in discussione, citando atti e fatti, il rapporto della città con la maestosa figura del grande Imperatore.

La Tomasone, coadiuvata da tutti gli studiosi facenti parte del Centro Einaudi, ha ribadito che fossero maturi i tempi per superare  il provincialismo delle storie patrie e ha dato vita alla ‘Società’ Storica Europea di cui fanno parte docenti di diverse Università con il dichiarato intento di costruire e/ o rafforzare il senso di appartenenza e l’“identità” europea , di conoscere  la vita e la politica di Carlo V in un contesto attuale ed europeo  per analizzare valori quali la solidarietà, l’idea di comunità e di partecipazione. (Chi scrive, avendo pubblicato 4 volumi dedicati a Bari, sa quante cose giornalmente si ritrovano consultando biblioteche e scartoffie e quanta umiltà ci vuole per essere disponibile, alla luce dei nuovi ritrovamenti, a considerare in maniera diversa quello che fino ad anni prima era il…Vangelo!).

Di questa Società Storica Europea alcuni membri hanno inviato i loro saggi mentre   Rino Caputo, professore  ordinario di letteratura italiana e preside della facoltà di lettere filosofia dell’Università “Tor Vergata” di Roma e la prof.ssa Rosa Maria Delli Quadri,  docente di Storia del Mediterraneo Moderno presso il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università degli Studi di Napoli ‘l’Orientale’, hanno presenziato per  arricchire la serata con i loro interventi sia letterari che storici. Al folto pubblico, nel corso della serata a cui partecipavano numerosi studiosi, esponenti di associazioni ed enti di diverse regioni, è stato comunicato che i “Madrigali del Magister Augustinus” Resta saranno musicati dall’ Epic Music Orchestra di Larino, costituita da musicisti professionisti e docenti di strumento musicale. L’orchestra è diretta dal maestro Claudio Luongo, già direttore dell’orchestra della Rai e compositore della musica di vari programmi televisivi.

L’orchestra farà parte delle eccellenze del territorio che il Centro Einaudi proporrà e promuoverà nella Rete Europea di cui fanno parte dieci Stati.

Altra eccellenza sarà l’artista Leonardo Di Mauro, che ha realizzato in marmo il ‘tornese’ di San Severo - moneta che si batteva nel rinascimento - chiara testimonianza del potere economico e dell’importanza strategica della città: i primi esemplari di moneta realizzati sono stati donati ai relatori.

La compagnia teatrale “La finestra della cultura”, operante all’interno del Centro Einaudi, da alcuni anni, ha fatto rivivere la suggestione e la passione dei fatti storici, rappresentando “Il caso Tiberio de Lisolis e gli umori del popolo”, accompagnata dal gruppo dei ‘tamburini delle muse di San Severo’.  I piccoli partecipanti hanno debuttato con successo, dimostrando che con l’impegno, il lavoro e la serietà è possibile raggiungere traguardi insperati.

Possiamo dire che si è trattato di una prova di come si possa valutare e rivalutare il territorio, ed è solo l’inizio dell’operazione di promozione, presto si passerà all’area food con la presentazione delle eccellenze gastronomiche delle regioni del Sud d’Italia.

Tornando all’aspetto culturale ed alle pubblicazioni, vogliamo concludere con un giudizio del professore Fernando Val Garjio dell’Uned di Madrid che, sottolineando la preziosità dei libri pubblicati, ha esaltato la validità dei documenti proposti dal ricercatore Francesco Totaro e l’importanza che la Tomasone assegna al “dovere della memoria”. La stessa Tomasone, nel presentare la serata, ha ricordato quanto Paolo Mieli sostiene nell’opera “In guerra con il passato”: “Niente è più moderno della memoria” che è considerata l’unica “promessa di permanenza a nostra disposizione. È attraverso la memoria che cerchiamo di riconciliarci con il nostro passato, con il mondo che abbiamo perduto e con le tracce misteriose che conservano il segreto della nostra identità; la memoria, in un certo senso, rende il presente a se stesso e ci permette di preparare l’avvenire’.  Una frase attribuita a Shakespeare ci ricorda che: “Il passato è un prologo”. Nel mio vocabolario di italiano alla voce prologo è scritto: Introduzione, preambolo di un discorso.

La professoressa Tomasone considera quello realizzato fino ad oggi un prologo: signori ‘Trump’ sparsi per il mondo le donne sono in movimento, meditate vi conviene.

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