Roma, la Raggi beneficiaria di una polizza vita stipulata da Romeo. La Procura, non c'è reato

(ANSA)
Virginia Raggi in queste ore sta rispondendo ai magistrati in una sede della polizia a Roma, in merito all'inchiesta sui suoi rapporti con Marra, e per la quale risulta indagata. E' scoppiato intanto il caso delle polizze vita. Per la Procura romana non ci sarebbe reato.

"Se ho la fiducia del Movimento 5 Stelle? Direi di si, ho anche sentito Grillo", ha detto Raggi. "Cosa mi ha detto Grillo al telefono? Che farà polizze per tutti". Con una battuta detta sorridendo la sindaca di Roma, salendo le scale del Campidoglio, ha risposto ai giornalisti che le chiedevano se avesse sentito il leader M5S e cosa si fossero detti.

La prima cittadina di Roma è infatti, secondo l'Espresso che ha dato la notizia, ripresa dai principali media, beneficiaria di una polizza vita da 30 mila euro stipulata da Salvatore Romeo, il quale è stato poco dopo promosso a capo della segreteria.

Il 20 giugno la Raggi viene eletta e tre settimane dopo nomina il dipendente comunale Romeo a capo della sua segreteria: lo stipendio di Romeo passa da 39 mila euro annui a 110mila euro, emolumenti che poi scenderanno a 93mila euro lordi in seguito al parere dell'Anac che consiglia, senza obblighi, il comune a fissare un tetto alle retribuzioni dei propri dipendenti. Romeo si dimetterà il 17 dicembre 2016, dopo l'arresto di Raffaele Marra con l'accusa di corruzione.

Secondo quanto si legge su Repubblica.it, Romeo "ha investito 100 mila euro in polizze verso attivisti del movimento". Romeo, dal canto suo, ha risposto a Repubblica.it: "Non so di cosa state parlando".

"Verificheremo, non ne so nulla", ha dichiarato a caldo il consigliere M5S capitolino, Pietro Calabrese, lasciando il Campidoglio. "Penso sia proprio il caso di cominciare a dire un po' di verità sulla cricca Raggi-Marra Romeo #polizzadiscambio". A scriverlo su Twitter Alessia Morani, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera.

Fitto: Se oltre a gridare 'onestà onestà onestà' si fossero posti il problema di "competenza competenza competenza" -
"Mai e in nessun caso (e quindi nemmeno in quello di Virginia Raggi) cederemo a scivolate giustizialiste. Neppure con i giustizialisti, appunto". Cosi Raffaele Fitto, leader di Direzione Italia.

"Il punto è un altro: se oltre a gridare onestà onestà onestà si fossero posti il problema di competenza competenza competenza, forse i grillini si troverebbero in una condizione migliore, oggi. È surreale che in Italia la politica debba essere considerata l'unico settore delle attività umane in cui esperienza-competenza-preparazione siano uno svantaggio e quasi una colpa, anziché un requisito essenziale".

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