Consip, la difesa di Romeo: "Altro che corruttore, lui fregato"

Si è avvalso della facoltà di non rispondere Alfredo Romeo, l'imprenditore napoletano arrestato per la vicenda Consip, nell'ambito dell'interrogatorio di garanzia. I difensori di Romeo hanno depositato una memoria e il loro assistito ha deciso di non rispondere al Gip Gaspare Sturzo che ha già lasciato Regina Coeli. Anche il Pm Mario Palazzi è andato via dal carcere romano.

"Il nostro assistito afferma di non aver mai dato soldi a nessuno e di non avere mai incontrato Tiziano Renzi o gente legata all'entourage dell' ex presidente del Consiglio". Lo dichiarano gli avvocati difensori di Alfredo Romeo, Francesco Carotenuto, Giovanni Battista Vignola e Alfredo Sorge, entrando nel carcere di Regina Coeli, dove ci sarà l'interrogatorio di garanzia per l'imprenditore arrestato per corruzione nella vicenda Consip.

"Romeo non era un privilegiato, ma in Consip era un emarginato. Altro che corruttore, lui è stato fregato più volte", ha affermato l'avvocato Battista Vignola.

I legali dell'imprenditore campano annunciano che presenteranno "una istanza di revoca della misura cautelare basata su diversi aspetti che lasciano dubitare sulla validità e l'utilizzabilità di molti aspetti processuali, sia per quanto riguarda la durata delle indagini sia per la modalità di acquisizione della prova per quello che riguarda le intercettazioni e la ricostruzione dei documenti attribuiti a Romeo, come i pizzini, sui cui a nostro avviso non sono state rispettate le regole previste dal codice di procedura penale".
(ANSA)
PROCURA APRE INCHIESTA SU FUGA NOTIZIE - La Procura di Roma, alla luce di "ripetute rivelazioni di notizie coperte da segreto" - sia verso gli indagati, sia verso i media - e "per una esigenza di chiarezza" ha "revocato" ai carabinieri del Noe la delega per ulteriori indagini, affidandola al Nucleo Investigativo di Roma sempre dei Carabinieri.

A seguito di ripetute violazioni del segreto istruttorio riguardanti l'inchiesta Consip, la Procura capitolina, secondo quanto si è appreso, ha avviato una serie di procedimenti, per il momento contro ignoti. 

Nel mirino degli inquirenti, quei pubblici ufficiali che hanno avuto a che fare con l'inchiesta e che dovessero risultare responsabili della fuga di notizie. Proprio ieri la Procura ha revocato ai carabinieri del Noe la delega per ulteriori indagini.

E' altissima la tensione sul caso Consip. L'imprenditore campano Alfredo Romeo si sfoga dal carcere: "Sono vittima di una strumentalizzazione". Intanto durissimo botta e risposta tra il leader M5s Beppe Grillo e l'ex premier Matteo Renzi che ieri ha detto che se suo padre fosse colpevole dovrebbe avree "condanna doppia". Grillo va all'attacco: "Renzi rottama il padre".

Non si fa attendere la replica dell'ex premier: "Questo è mio padre. Buttati come sciacallo sulle indagini, se vuoi, caro Beppe Grillo. Mostrati per quello che sei. Ma non ti permettere di parlare della relazione umana tra me e mio padre". Lo scrive sul suo blog, in merito al caso Consip, l'ex premier Matteo Renzi rivolgendosi al leader M5S. "Caro Beppe Grillo ti scrivo", è l'incipit della 'lettera' di Renzi. "Spero che un giorno ti possa vergognare - anche solo un po' - per aver toccato un livello così basso", scrive Renzi.

"Vedremo che cosa accadrà. Mio padre ha reclamato con forza la sua innocenza, si è fatto interrogare rispondendo alle domande dei magistrati, ha attivato tutte le iniziative per dimostrare la sua estraneità ai fatti. Personalmente spero che quando arriverà la parola fine di questa vicenda ci sia la stessa attenzione mediatica che c'è oggi. La verità arriva, basta saperla attendere".

A stretto giro di posta la controreplica del leader M5s: "Si derottamano padri solo se la rottamazione è una gaffe comprovata, Matteo tu sei una gaffe esistenziale. Per una volta che leggo quello che dici non puoi prendetela con me. Fatti coraggio e rileggi a voce alta, magari ti aiuta". Così Beppe Grillo, su Facebook, controreplica alla 'lettera' che dal suo blog Matteo Renzi gli ha indirizzato in merito alla vicenda Consip e alle frasi dell'ex premier di ieri in tv su suo padre Tiziano.

GENTILONI: FARE CHIAREZZA, GRAVE SE CORRUZIONE - Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ospite di Domenica In intervistato da Pippo Baudo.

Alcuni passaggi importanti di quanto affermato dal premier.

Sull'inchiesta Consip "mi sta a cuore che si faccia chiarezza da parte della magistratura. Il meccanismo Consip è servito al Paese in termini di riduzione di spese, serve a concentrare gli appalti per evitare che ogni singola amministrazione si faccia i suoi. Se in questa roba si inserisce la corruzione, come sembra dall'inchiesta, è molto grave e mi auguro che la magistratura lo chiarisca nel modo migliore possibile e più rapido possibile".

"L'avvio di indagini è di dicembre, la vicenda" del ministro Lotti "non è cambiata da allora. La mia fiducia nei suoi confronti resta immutata e mi auguro lo sia anche quella del Parlamento: non possiamo arrenderci all'idea che un avviso di garanzia rompa una regola fondamentale che è presunzione di non colpevolezza. Vedo moltissime indiscrezioni circolare, ma la notizie che lo riguardano sono di due mesi e mezzo fa, non si capisce perché oggi si chieda la sfiducia".

"I governi fanno quello che dice la Costituzione e non hanno aggettivi. Erdogan choc: la Germania 'pratica il nazismo'di cui facevo parte e più che il testimone,abbiamo preso la campanella, abbiamo cose da completare del governo Renzi e anche delle cose nuove e importanti. La scadenza è la fine della legislatura poi i governi possono finire prima se non hanno la maggioranza in Parlamento ma io dico sempre ai miei colleghi che dobbiamo lavorare non avendo in mente la durata ma le nostre responsabilità".

"Le cicatrici della crisi si fanno sentire ancora e che ci sia una crisi di fiducia è abbastanza comprensibile, ma le cose fatte in questi anni ci hanno rimesso in carreggiata e penso che le cose possono migliorare non solo nei grandi numeri astratti ma anche nelle nostre buste paga". "Ci vuole l'ottimismo di un grande Paese".

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto