Visco: "Pil? Solo nel 2025 tonerà ai livelli pre-crisi" VIDEO

ROMA – Un’economia ancora vulnerabile per debito pubblico e sofferenze bancarie, che avrebbe bisogno di più investimenti pubblici e meno agevolazioni fiscali, e che solo nel 2025 vedrà il Pil toccare di nuovo i livelli pre-crisi. E' lo scenario descritto dal governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, nelle sue considerazioni finali.

“Agli attuali ritmi di crescita Pil tornerebbe sui livelli del 2007 nella prima metà del prossimo decennio” ha detto Visco. Per il Governatore i fattori frenanti sono rappresentati “dalle rigidità del contesto in cui operano le imprese, dalle debole dinamica della produttività, dall’insufficiente tasso di occupazione”.

Perché l’economia italiana è “vulnerabile” alle turbolenze dei mercati per il debito pubblico elevato e le sofferenze bancarie. Il debito e i crediti deteriorati, ha detto Visco, sono “due fattori di debolezza che riducono i margini di manovra dello Stato e degli intermediari finanziari. Entrambi rendono vulnerabile l’economia italiana alle turbolenze sui mercati e possono amplificare gli effetti delle fluttuazioni cicliche”.

“Si può contribuire a rafforzare la crescita economica e facilitare il calo del rapporto tra debito e prodotto – ha concluso Visco – dando maggiore spazio agli investimenti pubblici, riconsiderando la struttura dei trasferimenti e delle agevolazioni ed esenzioni fiscali, ribilanciando l’onere che grava sulle diverse basi imponibili, proseguendo con forza nell’azione di contrasto all’evasione”.

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