Consiglio: approvata legge su attività di lobbying

BARI - Con 34 voti a favore e 9 contrari (FI, DIt e AP) il Consiglio regionale della Puglia ha approvato la legge che disciplina l’attività di lobbying presso i decisori pubblici.

Il provvedimento, a firma del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, serve a disciplinare l'attività di lobbying dei rappresentanti di gruppi di interesse particolare presso i decisori pubblici, regolamentandone l'interazione attraverso strumenti, dispositivi e procedure definite, che assicurino il perseguimento dei principi di eguaglianza, non discriminazione e proporzionalità delle decisioni pubbliche, nonché di trasparenza e partecipazione democratica ai processi di formazione della decisione, rendendo conoscibili le modalità di confronto e di scambio di informazione fra decisori pubblici e gruppi di interesse particolare. La trasparenza degli atti politici e amministrativi deve essere sempre garantita, sia in termini di accessibilità alle informazioni e agli atti, sia rendendo tracciabile ogni fase dei procedimenti. In particolare, con la legge regionale si intende dare piena attuazione al Titolo III dello Statuto della Regione, in base al quale viene riconosciuto il valore della partecipazione attiva e consapevole dei cittadini quale elemento essenziale della vita pubblica democratica, e a promuovere il rapporto tra società ed istituzioni. La norma risponde ai principi di trasparenza, parità di condizioni ed efficacia nei rapporti tra la Regione e i portatori di interessi particolari, in coerenza con il Programma di governo regionale, nel convincimento che partecipazione democratica e trasparenza siano elementi indivisibili di una buona governance. La disciplina inoltre è funzionale ad attuare i principi in materia di anticorruzione, in quanto indispensabile per prevenire comportamenti corruttivi che riguardano la pubblica amministrazione e prima ancora le scelte dei decisori pubblici.

Il testo, composto da 12 articoli, definisce l’attività di lobbying (ogni attività di gruppi di interesse particolare, diretta ad incidere in maniera lecita su processi decisionali pubblici, svolta attraverso la presentazione per iscritto di proposte, documenti, osservazioni, studi, ricerche, che riportino anche in maniera meramente ricognitiva la posizione del gruppo) e i gruppi di interesse particolare (le associazioni e le fondazioni, i comitati, le società e le persone giuridiche in generale, portatori di interessi leciti di rilevanza non generale, anche di natura non economica) individuando come decisori pubblici il Presidente del Consiglio regionale, i consiglieri regionali, il Presidente della Giunta regionale, gli assessori, nonché i direttori dei dipartimenti, i vertici delle Agenzie regionali strategiche e delle Aziende ed Enti del Servizio sanitario regionale.

Prevede l’istituzione di un registro pubblico dei rappresentanti di gruppi di interesse particolare, fissando i requisiti per l’iscrizione, e di un’agenda pubblica in cui sono resi noti gli incontri tra gruppi e decisori, disciplina le forme di partecipazione, indica le incompatibilità e le sanzioni.

Il testo è stato integrato con alcuni emendamenti presentati dal Movimento 5 stelle riguardanti la descrizione della attività di relazione istituzionale dei soggetti che intendono iscriversi al registro pubblico, il passaggio nella Commissione regionale competente della deliberazione delle linee guida per la presentazione delle richieste di accreditamento, per le relative procedure istruttorie e per le modalità di iscrizione al registro e la proposta del codice di condotta dei rappresentanti di gruppi di interesse particolare. Per quanto riguarda le incompatibilità, queste riguardano i soggetti titolari di incarichi individuali presso le pubbliche amministrazioni, le società controllate e gli enti partecipati dalla Regione, in qualità di personale esterno agli stessi.

M5S vota a favore: “Non siamo noi quelli che dicono sempre 'no'" - “Il nostro voto favorevole al ddl sulle lobbying è l’ennesima dimostrazione che il Movimento 5 Stelle è ben pronto a dire “sì” ed a schierarsi a favore dei provvedimenti quando li riteniamo utili per la collettività.” Lo dichiarano gli otto consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle in seguito all’approvazione del ddl Lobbying portato dal Governo regionale in Consiglio.

“Respingiamo al mittente dunque - proseguono i cinquestelle - le parole del governatore Emiliano che non perde occasione, allineandosi perfettamente alla strategia comunicativa del suo Partito, di accusarci di essere quelli del “no” come ha fatto anche in occasione del nostro voto contrario ad uno scandaloso disegno di legge sulla Partecipazione che non ha nessuna possibilità di far partecipare i cittadini. Auspichiamo piuttosto che il Governo regionale e la maggioranza sappiano usare lo stesso metro di giudizio nei confronti dei nostri provvedimenti e anzichè bocciarli a priori, provino ad esaminarli nel merito utilizzando criteri che non siano legati a ragionamenti prettamente politici ma piuttosto al benessere dei cittadini e della comunità pugliese.”

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