Migranti, sindaco Messinese: "Vanno spostati"

C'è il via libera dell'Ue al codice di condotta delle Ong per i soccorsi in mare ai migranti. Lo apprende l'Ansa da fonti qualificate del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. L'ok è arrivato nella giornata di giovedì 13 luglio a Bruxelles, dove si è svolta una riunione a cui ha partecipato una delegazione del nostro Paese, rappresentanti di Frontex e della Commissione europea.

L'incontro ha permesso di condividere un testo il quale prevede regole che consentiranno di disciplinare l'attività svolta dalle Ong nel Mediterraneo centrale.

Intanto ancora polemiche in Sicilia sul fronte accoglienza. "Vanno spostati al più presto". E' l'appello del sindaco di Castel'Umberto Vincenzo Lionetto Civa che ieri insieme ad alcuni cittadini ha inscenato una protesta davanti all'albergo 'Canguro' di Sinagra dove si trovano 50 migranti.

"Con gli altri sindaci dei Nebrodi - ha detto Civa - che parteciperanno oggi alla riunione nell'aula consiliare di Castell'Umberto cercheremo di trovare soluzioni e proporre un documento unitario da presentare al Prefetto. I migranti devono essere spostati al più presto".

BARI: SBARCATI 643 MIGRANTI - All'indomani dello sbarco dei 643 migranti (di cui 147 donne e circa 70 minori) nel Porto di Bari, a bordo di una Nave della Marina Militare britannica, gli stessi, dopo le operazioni di fotosegnalamento, effettuate nella serata di sabato 15 luglio presso il Centro Polifunzionale della Polizia di Stato al San Paolo, hanno lasciato la Puglia. E' quanto reso noto dalla Prefettura di Bari che, con pullman messi a propria disposizione, ha provveduto al trasferimento presso i centri d'accoglienza delle Regioni Lombardia, Lazio, Veneto, Toscana, Liguria, Emilia Romagna, Marche e Molise.

Alcuni di essi, quali donne e bambini - prevalentemente provenienti dall'Africa subsahriana - sono stati ricoverati in ospedale.

Massiccio è stato l'impiego dei Corpi dello Stato e degli Enti locali. Dalla Direzione marittima alla collegata Capitaneria di Porto, dai Carabinieri alla Polizia di Stato e al collegato Ufficio immigrazione della Questura di Bari, dalla ASL Bari alla Protezione civile regionale, insieme all'Assessorato al Welfare e all'accoglienza del Comune di Bari e al rispettivo Corpo di Polizia locale, hanno fatto sistema per fronteggiare, nel migliore dei modi, questa emergenza.

Impegnati nelle prima accoglienza anche i volontari della Save the Children, UNHCR e O.I.M, oltre alle associazioni del volontariato laico e cattolico. (N.Zuccaro)

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