La seconda vita del “Giovanni Paolo II” comincia il 1 settembre


Ultimo giro di orologio prima che sia scandito il trasferimento dei tre reparti dalla Asl all’Irccs.
Con un prudente incastro di impegno, determinazione e volontà, il piano per il potenziamento dell'Oncologico di Bari si completa: la fase che prelude alla dislocazione delle unità di Anatomia Patologica, Chirurgia Toracica dell’Ospedale “San Paolo” e dell'unità di Oncologia Medica del “Di Venere” all’Istituto Tumori sta per volgere al termine. Il progetto è stato fortemente voluto dal Presidente Emiliano che ha supportato in questi mesi, con il coordinamento del direttore Giancarlo Ruscitti, i direttori Montanaro e Delvino ed il dr. Sardelli, coordinatore del progetto, per realizzarlo senza alcuna interruzione dell’assistenza ed in piena sicurezza per gli operatori e soprattutto per i pazienti.

L’accordo sottoscritto lo scorso 28 luglio dal Direttore Generale della Asl, Vito Montanaro e dal suo omologo dell’Irccs barese, Antonio Delvino, ha definito analiticamente gli atti esecutivi e le competenze. La delicata questione del coordinamento tra la Chirurgia Toracica del S. Paolo e quella del Policlinico, con la definizione dei nuovi percorsi nel settore dell’emergenza-urgenza, è stata risolta al termine di un incontro tenuto tra tutti i soggetti coinvolti (compreso il professore Loizzo, direttore della Chirurgia Toracica universitaria) e coordinato dal dr. Vitangelo Dattoli.

Gli atti che si stanno completando rispettano in pieno gli accordi sottoscritti nel corso del 2016 con le Organizzazioni Sindacali. Per garantire la continuità assistenziale, dal 1 settembre entreranno in vigore alcune convenzioni, richiamate nell’accordo tra le due Direzioni: la Asl di Bari si impegna a garantire l’assistenza neurologica e di pneumologia del San Paolo a favore dell’Istituto Tumori di Bari; l’Istituto Tumori si impegna a sua volta a garantire a favore della Asl, l’assistenza in ematologia, in chirurgia toracica, compreso la broncoscopia, in anatomia patologica a favore di tutti gli ospedali della Asl, con particolare riferimento alle valutazioni in estemporanea ed al supporto alla chirurgia senologica del “S. Paolo.

Soddisfazione anche da parte del Direttore Sanitario: «I pazienti continuano a trovare il filo della speranza tra le mura del nostro Istituto. Con questo ulteriore passo, l’Irccs diventa sempre più il polo di riferimento per il trattamento delle patologie oncologiche, che saranno appunto concentrate nel “Giovanni Paolo II”» conclude Alessandro Sansonetti.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto