Fiera del Levante, Emiliano: "toni giusti dal presidente del Consiglio"

BARI - Il presidente Emiliano, a margine dell’inaugurazione della 81° Fiera del Levante ha dichiarato: “Ho sentito finalmente dopo molti anni  il tono di un discorso giusto per un presidente del Consiglio. Ho sentito il presidente del Consiglio parlare della questione meridionale come di una questione fondamentale, l’ho sentito proiettato ad incoraggiare senza illudere, l’ho sentito analizzare gli elementi positivi della situazione economica senza dire bugie. Questo mi incoraggia molto di più di un pallone lanciato nel cielo, che invece scoraggia perfino di più di una analisi cruda. Sono quindi moderatamente soddisfatto del suo discorso: è il discorso di un presidente del Consiglio che deve tenere insieme un governo molto complesso".

"Se Gentiloni assumesse la leadership del centrosinistra il suo contributo al Paese, all’Italia e a tutto il centrosinistra - prosegue Emiliano - sarebbe molto più importante perché egli sarebbe liberato da tutte le scorie e appesantimenti che oggi probabilmente gli hanno reso molto  molto più difficile dare le risposte alle domande che gli abbiamo fatto. Ma il solo fatto che abbia lasciato aperte le risposte, e questo lo esprime quotidianamente con la sua vita istituzionale, è una buona notizia. Sono certo che lavoreremo nei prossimi giorni con il Governo per risolvere le questioni che sia io che il sindaco di Bari gli abbiamo rivolto. Di questo sono particolarmente soddisfatto: sia dei preliminari, che del discorso ufficiale che di quel che si dice dopo. L’insieme di questi elementi mi incoraggia e mi dà fiducia”.

Sul ricorso alla Corte costituzionale sulla legge sulla Partecipazione, Emiliano ha aggiunto: “Sono convinto che quando dimostreremo che la nostra legge è identica a quella della Toscana  - e tutto sommato non dice altro che vogliamo discutere anche delle grandi infrastrutture nazionali quando esse toccano la Puglia - penso che il Governo nazionale facilmente comprenderà che non c’è nessun problema costituzionale. In ogni caso i ricorsi alla Corte costituzionale li facciamo anche noi contro le leggi nazionali: non bisogna drammatizzarli”. 

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