Aziende e previdenza, importante sentenza della Corte di Cassazione a favore delle imprese

di VITTORIO POLITO - La Corte di Cassazione con sentenza n. 19979 del 10 agosto u.s. ha affermato, peraltro per la prima volta, il principio secondo il quale in caso di nuova classificazione delle aziende ai fini dei contributi previdenziali (INPS) e dei premi antinfortunistici (INAIL) la decorrenza debba necessariamente essere fissata al momento in cui tale atto venga emesso e posto a conoscenza dell’azienda, e non retroattivamente per il passato.

Nella fattispecie l’Acquedotto Pugliese SpA (difeso dall’avv. Giuseppe Polito), si era visto ingiungere il pagamento di circa un milione e mezzo di euro a favore dell’INAIL (difeso dalla sua Avvocatura), per premi derivanti da una nuova classificazione aziendale, applicando però la nuova aliquota retroattivamente cioè dall’inizio dell’attività aziendale anziché dalla data di adozione del provvedimento.

Tale pretesa è stata ritenuta illegittima, per aperta violazione del principio generale sancito dal nostro Ordinamento di irretroattività di Leggi e Provvedimenti, prima dal Tribunale di Bari, quindi dalla Corte di Appello di Bari ed infine dalla Suprema Corte di Cassazione.

La notizia è meritevole di diffusione per la novità del principio asserito e la numerosa platea di imprese di qualsivoglia natura e dimensione interessate, spesso inconsapevoli della illegittimità di siffatte pretese da parte degli Enti Previdenziali ed Antinfortunistici

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