Lecce, vandali distruggono gli innesti contro la Xylella. Il proprietario: "E’un crimine contro la scienza"

di ANTONIO GAZZILLO - Gli ulivi del Salento non sembrano avere pace. Oltre alla Xylella, ora si sono messi anche i vandali a distruggere gli innesti di un campo sperimentale nato per testare alcune varietà al batterio.

I carabinieri hanno dato avvio alle indagini per scovare i colpevoli mentre appaiono contrastanti le reazioni all’accaduto: se da un lato c’è stata indignazione soprattutto da parte della Coldiretti  e di molti esponenti politici pugliesi, dall’altro qualcuno ha gioito su Facebook.
Il clima di tensione in merito al disseccamento degli ulivi esiste ormai da sei anni e l’unica soluzione adottata dall’Unione Europea è stata l’eradicazione degli alberi malati.

Alcuni ritengono che la Xylella sia stata portata volontariamente in Puglia e che il problema dei disseccamenti sia stato sottovalutato da chi aveva il compito di occuparsene ma in realtà la situazione è più grave e va oltre tutte queste teorie perché l’ulivo ha un ruolo chiave nell’economia del Salento ed è un simbolo della tradizione.

E proprio per salvarli era nato un campo sperimentale a Presicce  ma una buona parte del lavoro è andata ormai distrutta. “ E’un crimine contro la scienza, causato da un clima complottistico e antiscientifico”, queste le parole del proprietario del fondo, Giovanni Melcarne, indignato dall’accaduto che ha colpito quel progetto su cui aveva investito migliaia di euro.

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