ROMA - Il rosato è sempre più gustato, ma soprattutto "riconosciuto". Fresco, armonico e piacevole come il popolo salentino, vitale come il territorio e il clima che lo ispirano, il vino rosato rappresenta l'anima del Salento e oramai un'identità che ha imparato ad imporsi anche nel macro-panorama enoico.
E dati di mercato positivi a parte, sono anche i riconoscimenti "a cascata" a confermarlo: l'Associazione Italiana Sommelier premia il Negroamaro Rosato Rohesia 2016 con "Le Quattro Viti" e Monica Larner assegna 90 punti su "Wine Advocate" - la rivista del famoso critico Robert Parker - al Negroamaro Rosato "Classica" 2016.
Due riconoscimenti per la Cantele, entrambi di grande prestigio, che suggellano il successo di una produzione versatile, fresca, e per questo molto amata anche dal pubblico giovanile, catturato dalla novità di un vitigno che sa esprimere il proprio significato e da vini a lungo ingiustamente ritenuti marginali.
"Ormai lontani dai primordiali pregiudizi che ritenevano il vino rosato una via di mezzo tra il vino bianco e il vino rosso, oggi il rosato salentino è in grado di raccontarsi, proprio come accade per molte zone vinicole al mondo (si pensi alla Provenza francese) dove il rosato ha da sempre avuto una sua dignità .
Un carattere deciso che lo rende originale e un legame ormai quasi indissolubile con la stagione estiva hanno decretato la riscossa dei rosati salentini, sia in versione bollicine che in quella "ferma", con continui aumenti nei livelli di produzione e di consumo", ha detto Paolo Cantele, brand manager dell'omonima cantina di Guagnano.
"Le potenzialità del Negramaro, non solo come rosso, ma anche come rosato, sono decisamente entusiasmanti e le tendenze degli ultimi anni ci hanno dimostrato che una volta scoperto, il mondo del vino in rosa non si abbandona, anzi invita a nuove ricerche e sperimentazioni. Il vino en rosedel Salento è certamente destinato a diventare celebre anche in fette di mercato prima sconosciute".
E dati di mercato positivi a parte, sono anche i riconoscimenti "a cascata" a confermarlo: l'Associazione Italiana Sommelier premia il Negroamaro Rosato Rohesia 2016 con "Le Quattro Viti" e Monica Larner assegna 90 punti su "Wine Advocate" - la rivista del famoso critico Robert Parker - al Negroamaro Rosato "Classica" 2016.
Due riconoscimenti per la Cantele, entrambi di grande prestigio, che suggellano il successo di una produzione versatile, fresca, e per questo molto amata anche dal pubblico giovanile, catturato dalla novità di un vitigno che sa esprimere il proprio significato e da vini a lungo ingiustamente ritenuti marginali.
"Ormai lontani dai primordiali pregiudizi che ritenevano il vino rosato una via di mezzo tra il vino bianco e il vino rosso, oggi il rosato salentino è in grado di raccontarsi, proprio come accade per molte zone vinicole al mondo (si pensi alla Provenza francese) dove il rosato ha da sempre avuto una sua dignità .
Un carattere deciso che lo rende originale e un legame ormai quasi indissolubile con la stagione estiva hanno decretato la riscossa dei rosati salentini, sia in versione bollicine che in quella "ferma", con continui aumenti nei livelli di produzione e di consumo", ha detto Paolo Cantele, brand manager dell'omonima cantina di Guagnano.
"Le potenzialità del Negramaro, non solo come rosso, ma anche come rosato, sono decisamente entusiasmanti e le tendenze degli ultimi anni ci hanno dimostrato che una volta scoperto, il mondo del vino in rosa non si abbandona, anzi invita a nuove ricerche e sperimentazioni. Il vino en rosedel Salento è certamente destinato a diventare celebre anche in fette di mercato prima sconosciute".