Catalogna, Re Felipe: "Slealtà inaccettabile"

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BARCELLONA - C'è stato "un inaccettabile intento di appropriazione delle istituzioni storiche della Catalogna, queste autorità in maniera chiara si sono messe al margine del diritto e della democrazia, hanno voluto spezzare l'unità della Spagna" con una "condotta irresponsabile". A dichiararlo re Felipe di Spagna, nel suo discorso alla nazione sottolineando che le autorità catalane "hanno violato i principi democratici dello stato di diritto" con una "slealtà inaccettabile".

"Voglio dire ai catalani che sono preoccupati per il comportamento delle autorità della Catalogna che non siete soli, avete la solidarietà di tutti gli spagnoli per difendere i vostri diritti", ha continuato il sovrano spagnolo.

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Sono centinaia di migliaia le persone scese in piazza in queste ore in tutta la Catalogna per protestare contro le violenze della polizia spagnola domenica contro i seggi del referendum, riferisce la tv pubblica Tv3. Le manifestazioni più importanti si sono svolte a Barcellona. Ma ci sono state concentrazioni in decine di città e comuni catalani. Manifestazioni hanno bloccato il traffico su 24 arterie del paese, fra cui le autostrade Ap7 e C32. Lo sciopero generale ha l'appoggio fra gli altri del governo catalano e dei comunI di Barcellona e Girona.

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PROCLAMATO SCIOPERO GENERALE - Sciopero in massa dei lavoratori catalani che aderiscono ai sindacati spagnoli CGT, IAC, Intersindical CSC e COS, per “lottare contro la repressione e per le libertà”. Le quattro sigle, che hanno annunciato giovedì scorso la mobilitazione, hanno spiegato che l’invito è rivolto non solo ai lavoratori ma a tutta la cittadinanza. A rispondere all'appello tutte le altre sigle sindacali della regione, che hanno deciso di aderire per mostrare un’immagine di unità di fronte all’aggressione subita domenica dai catalani.

A scioperare anche i dipendenti del porto di Barcellona, le università pubbliche, i trasporti, il Museo d’arte contemporanea. Resterà chiusa anche la Sagrada Familia. Anche il club del Barcellona, in tutte le sue formazioni – quella professionistica e le giovanili – ha deciso di scioperare: nessuno dei suoi tesserati si allenerà nella giornata odierna.

La Cgt ha spiegato giovedì che i sindacati si mobilitano contro la repressione dei diritti fondamentali in Catalogna: un appello che sarà tanto più ascoltato all’indomani del voto referendario durante il quale le cariche della polizia spagnola sui seggi hanno ferito 840 persone. Lo sciopero è stato confermato dopo il referendum dai quattro sindacati, che avevano promesso di sconvocarlo se il voto si fosse svolto “normalmente”.

Intanto in queste ore il presidente catalano Carles Puigdemont si è pronunciato per una "mediazione internazionale" con Madrid sulla crisi della Catlogna e annunciato la creazione di una commissione d'inchiesta sulle violenze di ieri contro la popolazione civile.

Il Govern avvierà inoltre azioni legali "fino alle ultime conseguenze" contro i responsabili anche politici dell'intervento della polizia spagnola che ha fatto 893 feriti.

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