Ilva: Calenda contrario alla proposta di Arcelor, "E’irricevibile"

BARI - Il ministro dello sviluppo economico, Carlo Calenda, si è rifiutato di incontrare la cordata Am Investco, nuova proprietaria dell’Ilva guidata dagli indiani di Arcelor, non presentandosi all’incontro con azienda e sindacati.

“Chiediamo il rispetto degli impegni presi sui livelli retributivi e sull’inquadramento retributivo” ha poi tuonato Calenda, definendo come irricevibile la proposta di Arcelor.

Mentre la sottosegretaria al Lavoro, Teresa Bellanova, avrebbe voluto che si cominciasse già a trattare, il ministro dello sviluppo economico ha voluto rimettere in discussione, insieme ai sindacati, le garanzie contrattuali e la questione licenziamenti: infatti il piano prevede 5740 esuberi.

“Eravamo arrivati al tavolo in buona fede con l’obiettivo di raggiungere un accordo” hanno ammonito i proprietari dell’Ilva che sono rimasti sconvolti dalla reazione di Calenda, il quale aveva già incontrato Aditya Mittal il 21 settembre chiarendo che non ci sarebbe stato nulla da mettere in discussione.

Nel piano iniziale si parlava di uno stipendio annuale di 50.000 euro per ottomila impiegati, misura che vedeva la Am Investco in vantaggio sulla cordata opposta guidata dagli indiani di Jindal.

Successivamente, però, Arcelor aveva alzato la quota degli impiegati a diecimila, lasciando invariato il monte stipendio e tutto questo ha scatenato la reazione dei sindacati, sempre più pronti a far sentire la propria voce.

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