Ventura fuori ma Tavecchio resta

di NICOLA ZUCCARO - Giampiero Ventura non è più il ct della Nazionale italiana di calcio. La decisione presa dalla Federalcio al termine di una lunga e travagliata riunione in Via Allegri, svoltasi quest'oggi, alla presenza delle massime componenti federali, pone fine all'alternarsi di voci ufficiose e di smentite (una delle quali pronunciate dallo stesso Ventura, di ritorno a Bari il 14 novembre) inerenti la permanenza sulla panchina azzurra dell'ex selezionatore.

Resta, invece, al timone della Federcalcio Carlo Tavecchio, al quale da più parti, all'indomani dello 0 0-0 di San Siro contro la Svezia (che ha determinato la mancata qualificazione dell'Italia ai Mondiali di Russia del 2018), sono pervenute le richieste di dimissioni dall'incarico presidenziale.

Non sarà così perchè Carlo Tavecchio che, come preannunciato all'uscita dalla Sede di Via Allegri da Damiano Tommasi (presidente dell'Associazione italiana calciatori) resta anche in virtù della fiducia incassata dai suoi sostenitori; primo fra i quali Cosimo Sibillia, suo successore alla guida della Lega nazionale dilettanti.

Ma con quali programmi per il futuro del calcio italiano? E, sopratutto per l'immediato, con quali nomi e/o soluzioni per il dopo Ventura? In attesa di una risposta, prevista per la prossima convocazione del Consiglio federale, prende sempre più corpo il possibile affidamento temporaneo della panchina italiana all'attuale Ct dell'Under 21 Gigi Di Biagio, che potrebbe preparare il terreno ad un ct di lunga durata. A tutt'oggi questo profilo corrisponde ancora a Carlo Ancellotti.

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