Allarme criminalità ad Altamura. "I vertici e gli incontri istituzionali non bastano più"

ANDRIA - La preoccupante recrudescenza degli episodi criminali ai danni degli imprenditori altamurani, come del resto sta avvenendo anche nei più grandi comuni delle province di Bari e della Bat, da tempo sta preoccupando le Associazioni. Esattamente un mese fa, dopo averlo già fatto negli anni passati, le Associazioni di Categoria UNIMPRESA e CasAmbulanti Italia scrissero al Prefetto di Bari immediatamente dopo il vertice convocato con quelle stesse Associazioni dal Vice Ministro all’Interno, tenutosi a Terlizzi e facendo seguito al grido d’allarme lanciato dal Comandante dei Vigili Urbani di Altamura in concomitanza con i reiterati episodi criminosi che hanno fatto anche addirittura registrare aggressioni ai danni di Agenti del Corpo. Ora il grido di allarme investe anche direttamente i commercianti a sede fissa ed anche le altre Associazioni decidono di scendere in piazza per non arrivare troppo tardi.

Proprio il rappresentante Unimpresa e CasAmbulanti Italia, Savino Montaruli, ha dichiarato: “a quanto pare non servono più né sono servite le telecamere tanto decantate in quel Progetto nazionale portato avanti dal Ministero dell’Interno e dalle Associazioni Confcommercio e Confesercenti, le quali ebbero il privilegio di essere le uniche associazioni firmatarie di un protocollo presso la Prefettura di Bari con il sottosegretario all’Interno, con le massime autorità del Governo locale per l’installazione di quegli apparecchi negli esercizi commerciali. Che esito ha avuto quel protocollo d’Intesa poi sottoscritto anche nelle altre Prefetture di Puglia? A cosa avrebbe dovuto servire quell’enorme azione mediatica se non a proteggere i commercianti? Allora cosa non ha funzionato di quei Protocolli? Perché da agosto 2011, data di sottoscrizione di quell’atto ufficiale, la situazione è solamente peggiorata? Si parlava di installazione di telecamere negli esercizi commerciali; collocate all'interno ed all'esterno dei negozi; di un collegamento diretto con le centrali operative di carabinieri e polizia. Non solo, anche il presidente della Camera di Commercio intervenne dichiarando l’impegno dell’Ente a sostegno delle imprese che avrebbero aderito al progetto "Predatory Crime Reduction", installando le videocamere, con uno stanziamento di 500.000 euro. Se è vero, dunque, che quegli strumenti così come concertati e pensati da costoro non hanno funzionato credo si debba piuttosto focalizzare l’attenzione su questo deficit ed andare alla ricerca di cosa non abbia funzionato, sul perché e sul come porvi immediatamente rimedio. Invocare altri vertici non serve a nulla se non vengono predisposti strumenti operativi visibili e tangibili sul territorio. Servono più uomini e più mezzi; serve una vera azione coordinata e continuativa tra tutte le forze dell’ordine; serve una precisa ed attenta azione di intelligence investigativa per prevenire i crimini e non agire quando i drammi e le tragedie si sono già consumate. Io tutto questo ai miei esimi colleghi non devo insegnarlo perché sono uomini e donne con qualche anno di esperienza sulle spalle quindi sono sicuro che dall’alto delle loro conoscenze e della loro autorevolezza daranno ascolto alle nostre riflessioni portandole nelle sedi adeguate dove hanno la fortuna ed il privilegio di sedere in esclusiva ma di questo devono farne buon uso al servizio di tutti i commercianti”, ha concluso il leader sindacale andriese.

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