Affondo di Calenda su Emiliano, "E' come i Cinquestelle". Il governatore: "Si vergogni"

di PIERO CHIMENTI - Il Ministro dello Sviluppo Economico Calenda non risparmia parole di fuoco per il Governatore della Puglia Emiliano nella gestione del caso Ilva. Calenda ritiene, tramite internet, che Emiliano pretenda per l'Ilva massima occupazione con una tecnologia inapplicabile, in pieno stile pentastellato, in cui si utilizzano slogan che sono lontani dalla realtà, ma la cosa che fa venire i brividi, aggiunge il Ministro, è che tali parole giungano da un magistrato.

Non tarda ad arrivare la replica del Governatore. “Si vergogni. L’esponente di un governo scaduto che insulta il governo legittimo della Regione Puglia e un intero partito politico, il M5S, che secondo lo stesso governo cui appartiene ha vinto le elezioni (e certamente le ha vinte a Taranto dove ha superato il 50% dei voti).
Tale esponente - prosegue Emiliano - sostiene di voler andare avanti nella trattativa Ilva ad ogni costo, proprio per impedire al legittimo governo della Puglia ed al principale partito italiano di partecipare alle decisioni, come è nostro diritto, sul destino dell’Ilva assieme alla comunità locale.
Si vergogni di confessare un vero e proprio abuso della prorogatio dei poteri del governo uscente, per operare in senso contrario a quanto potrebbe essere deciso di concerto dal governo del M5S e dal governo legittimo della Puglia.
E per questo - spiega - che faccio appello al Presidente del Consiglio Gentiloni perchè impedisca ai membri autoreferenziali e scaduti del suo esecutivo di portare avanti, peraltro malissimo, la trattativa col sindacato sui livelli occupazionali Ilva a seguito dell’eventuale acquisto da parte di Arcelor Mittal.
È inaccettabile che due esponenti senza peso di un governo scaduto si facciano dettare dall’acquirente le condizioni ed in particolare subiscano il licenziamento di quasi 6500 lavoratori praticamente dimezzando il personale della fabbrica che ha fatto più morti di ogni altra in Italia.
È immorale che questi membri del governo scaduto non accettino la decarbonizzazione dell’Ilva e accusino Regione Puglia e M5S di volere la chiusura della fabbrica.
Si vergogni chi rifiuta le modifiche tecnologiche che renderebbero sicura l’Ilva, e che per far ció vuole chiudere la trattativa senza ammettere al tavolo la Regione Puglia e prima che si possa formare il nuovo governo.
Faccio a questo punto un appello al M5S che appare in questo momento l’unico interlocutore della Regione Puglia ai fini della tutela della salute pubblica affinché - nel caso in cui ritenga di mantenere operativa la fabbrica - inserisca la decarbonizzazione dell’Ilva e il mantenimento degli attuali livelli occupazionali tra le condizioni non negoziabili di qualunque accordo di governo con qualunque forza politica”. Lo dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano in risposta alle esternazioni odierne di un componente del governo uscente", conclude Emiliano.

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