Avicii, autopsia esclude ipotesi di omicidio

La scomparsa di Avicii, il dj e produttore musicale svedese morto prematuramente venerdì a Mascate, in Oman, a soli 28 anni, non è il frutto di un omicidio: a riferirlo la polizia del sultanato dopo le due autopsie eseguite sul corpo del giovane. "Confermiamo che non si valuta alcuna pista criminale", ha spiegato una fonte, "abbiamo tutte le informazioni e i dettagli relativi alla morte e a questo incidente ma non rilasceremo alcuna dichiarazione pubblica".

Resta quindi privilegiata la pista dei problemi di salute o di un gesto estremo: Tim Bergling, in arte Avicii, soffriva da anni per un consumo eccessivo di alcol. Una pancreatite e poi la rimozione della cistifellea e dell'appendice lo avevano costretto a interrompere il tour mondiale nel 2014 e ad abbandonare le scene dal 2016.

Avicii, che si trovava in Oman in vacanza, è stato una delle maggiori star della musica elettronica contemporanea e ha vinto due Mtv Music Awards, un Billboard Music Award e ha conquistato due candidature ai Grammy. La salma del dj svedese sarà rimpatriata nei prossimi giorni.

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