Servizio mense ospedaliere, Borraccino: "Prosegue la nostra battaglia a difesa dei lavoratori"

BARI - “Noi di Sinistra Italiana ribadiamo con convinzione il massimo sostegno ai tre lavoratori della ditta Ladisa sospesi ingiustamente dal lavoro in via cautelare”. È quanto ha detto il consigliere regionale Cosimo Borraccino, durante la conferenza stampa indetta per fare il punto sulla vicenda del procedimento disciplinare avviato dalla società, che gestisce il servizio di ristorazione presso l’ospedale di Taranto, nei confronti di tre suoi dipendenti, per aver condiviso su facebook la dichiarazione di un dirigente sindacale in merito alla salvaguardia dei livelli occupazionali.

In merito a ciò Borraccino ha annunciato di aver presentato un’interrogazione rivolta al presidente della Regione, nonché assessore alla sanità Michele Emiliano, chiedendo un suo intervento in qualità di uomo di legge e di magistrato in aspettativa e di verificare la legittimità di un’azienda a reagire in questo modo, colpendo con provvedimenti disciplinari dei lavoratori rei solo di aver espresso una libera opinione.

Nel corso dell’incontro con la stampa il consigliere Borraccino è ritornato ad affermare la sua netta contrarietà rispetto all’ipotesi che circola in relazione alla pubblicazione della gara per l’affidamento del servizio di ristorazione nelle strutture ospedaliere pugliesi.

“L’ipotesi della gara unica – ha evidenziato l’esponente di SI – determinerebbe la chiusura di numerosi centri di cottura ospedalieri esistenti, per preferire i pasti preparati con il metodo “cook and chill” e potrebbe mettere a repentaglio le condizioni occupazionali dei lavoratori attualmente occupati nel settore per i quali, invece, chiediamo che venga avviato il percorso dell’internalizzazione del servizio, che risulterebbe utile ai fini di un notevole risparmio per le casse della Regione e di una maggiore tranquillità per i lavoratori. Soprattutto se si considera che oggi questi lavoratori guadagnano non più di 700 euro al mese e non potrebbero permettersi di sopportare anche le spese aggiuntive di trasporto per raggiungere il capoluogo barese, provenendo dalle varie province pugliesi”.

“Per questo - ha concluso Borraccino – continueremo la nostra battaglia su questo tema, chiedendo al presidente Emiliano di cambiare radicalmente percorso. Pertanto, alla luce di quanto accaduto e della riunione avvenuta il 13 aprile tra il capodipartimento Ruscitti e le organizzazioni sindacali, chiederò da subito l’audizione in Commissione sanità per avere chiaro il quadro della situazione, auspicando anche la presenza del presidente Emiliano”.

Durante la conferenza stampa sono intervenuti anche il segretario regionale di SI Nico Bavaro e il dirigente dell’USB Francesco Rizzo (autore del post sulla piattaforma di facebook), i quali hanno espresso tutto il loro sostegno ai tre dipendenti della Ladisa e a tutti i lavoratori preoccupati per il loro futuro occupazionale, annunciando di proseguire in ogni sede la loro battaglia a difesa della qualità dei pasti e delle condizioni lavorative.

A margine dell’incontro, è intervenuto anche l’avvocato Mario Sorge, difensore dei lavoratori sospesi, che ha inquadrato la questione sotto il profilo giuridico, preannunciando che se non si dovesse giungere al ritiro del provvedimento disciplinare, ci sarà una battaglia legale contro chi voglia ledere il diritto all’informazione. 

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