World Press Photo, trionfa Ronaldo Schemidt

(Afp)
BARI - Un ragazzo venezuelano avvolto dalle fiamme da cui cerca di scappare. Una maschera antifumo e antigas sul viso, una t-shirt bianca e sullo sfondo un muro di mattoni rossi con la piccola scritta nera “Paz” (Pace) “sparata” su quello stesso muro da una pistola.  José Víctor Salazar Balza (28 anni) è il giovane protagonista dello scatto realizzato lo scorso maggio a Caracas da Ronaldo Schemidt, fotografo dell’agenzia Afp, che si trovava in Venezuela proprio per documentare le proteste contro il presidente Maduro. Un’immagine che non ci si stanca di guardare e in cui ogni volta si scopre un dettaglio nuovo: «È una foto classica, ma ha un'energia istantanea e dinamica. I colori, il movimento, ed è molto ben composto, ha forza. Ho avuto un'emozione istantanea… » ha dichiarato la presidente della giuria del World Press Photo 2018, Magdalena Herrera, subito dopo la premiazione.

Tra due settimane questo scatto incoronato World Press Photo of The Year, e primo classificato anche per la categoria Spot News, immagini singole, arriverà a Bari nello Spazio Murat dal 27 aprile al 27 maggio grazie all'impegno di CIME di Vito Cramarossa.

Un appuntamento, quello con l'eccellenza del fotogiornalismo internazionale, diventato ormai una tappa fissa della primavera barese. Il vincitore è stato annunciato ieri sera al World Press Photo Awards Show ad Amsterdam nel corso dell'esclusiva cerimonia di premiazione del concorso nato in Olanda nel 1955.

Lo scatto è stato selezionato tra le sei foto finaliste annunciate il 14 febbraio scorso. Per la prima volta nella storia, infatti, quest'anno la fondazione olandese ha presentato al pubblico tutti i finalisti e non direttamente i vincitori (come accadeva negli anni passati) sia per il primo posto assoluto che per ciascuna delle otto categorie di concorso (Contemporary Issues; Environment; General News; Long -Term Projects; Nature; People; Sports; Spot News).

Immagini potenti, iconiche che hanno mutato negli anni lo stile e le regole del fotogiornalismo dettandone i nuovi standard e scrivendo intere pagine di storia della fotografia. Immagini che raccontano le grandi notizie dell’anno passato: dalla crisi dei Rohingya all'orrore di Boko Haram, dal Venezuela di Maduro alla battaglia di Mosul fino alla strage di Londra.

Ben 73.044 le foto in lizza per il premio, presentate da 4.548 fotografi provenienti da 125 diversi Paesi. Dopo un intenso lavoro di analisi la giuria, presieduta da Magdalena Herrera, responsabile della sezione fotografica della rivista Geo in Francia, è arrivata a definire i 46 finalisti in lizza per le diverse categorie in gara. Nella capitale olandese ieri sera sono stati svelati i 150 scatti vincitori della 61esima edizione che saranno esposti a Bari dal 27 aprile al 27 maggio.

L’inaugurazione si terrà alle ore 18.30 di venerdì 27 aprile (apertura al pubblico ore 20.00, chiusura ore 22) ospitata all'interno dello Spazio Murat (piazza del Ferrarese 1). Come ogni anno, inoltre, durante l'esposizione, CIME organizza incontri di approfondimento sul mondo del fotogiornalismo. Relatori sono fotoreporter di fama internazionale, per la maggior parte vincitori del WPP, ospitati nel capoluogo pugliese. Ogni Sabato alle ore 16.00 è stata fissata infatti una public lecture i cui protagonisti saranno svelati nelle prossime due settimane, insieme al calendario completo degli eventi in programma per il 2018.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto