Bari, scoperti i primi 3 luoghi di Aldo Moro

di NICOLA ZUCCARO - Ricordare Aldo Moro non solo per quei drammatici 55 giorni che lo videro prima prigioniero e poi vittima delle Brigate Rosse, ma anche come personalità legata alla città di Bari. E' stato il filo conduttore lungo il quale si è snodato lo scoprimento di tre lapidi che documentano e testimoniano il rapporto di Aldo Moro con il capoluogo pugliese, alla luce dei legami paterni e privati. La prima lapide, scoperta nella mattinata di mercoledì 9 maggio, presso il Plesso scolastico "Renato Moro", in corso Vittorio Veneto e intitolato a suo padre ( prima Maestro elementare e poi Ispettore scolastico), ricorda la cerimonia di intitolazione dello stesso e alla quale presenziò lo statista pugliese, l'11 maggio 1957.

La seconda lapide, scoperta in via Murat 51/f, all'ingresso dell'Edificio "Incis", a testimonianza della sua residenza a Bari dal 1934 al 1946, anno nel quale lasciò Bari per trasferirsi a Roma quale deputato eletto all'Assemblea Costituente. La terza lapide, scoperta presso la Parrocchia del SS.Rosario in piazza Garibaldi, ricorda la frequentazione della stessa da parte di Aldo Moro quale dirigente della Federazione universitaria dei cattolici italiani.

E' con lo scoprimento di queste 3 lapidi che l'Amministrazione Comunale di Bari, unitamente alle 2 cerimonie istituzionali svoltesi nella stessa mattinata, ha voluto commemorare il quarantesimo anniversario della morte di Moro (9 maggio 1978), su proposta della Federazione Centro Studi "Aldo Moro e Renato Dell'Andro".

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