Governo, Salvini: "Mai al Tesoro un amico di Berlino". Ue, "Italexit improbabile"

(ANSA)
ROMA - "Stiamo lavorando": ha risposto così il premier incaricato, Giuseppe Conte, - lasciando la sua abitazione a Roma per recarsi alla Camera - ai giornalisti che gli chiedevano quando avrebbe sciolto la riserva. Nessuna dichiarazione, invece, al suo arrivo a Montecitorio avvenuto - come ormai è tradizione - in taxi.

Conte è giunto alla Camera dove ha a disposizione un ufficio per lavorare alla formazione del Governo. Conte, giunto come da tradizione in taxi e accompagnato da due auto di scorta, è entrato a Montecitorio senza rilasciare dichiarazioni.

"Giornali e politici tedeschi insultano: italiani mendicanti, fannulloni, evasori fiscali, scrocconi e ingrati. E noi dovremmo scegliere un ministro dell'Economia che vada bene a loro? No, grazie! #primagliitaliani", ha scritto su Twitter Matteo Salvini.

"Già stasera daremo al presidente del Consiglio incaricato i nomi dei ministri della Lega che sono pronti a lavorare per il bene dell'Italia. Non è questione di nomi e cognomi ma di rispetto del voto degli italiani", ha detto Salvini in via Bellerio, senza rispondere sul nome di Paolo Savona come ministro dell'Economia, parlando coi giornalisti al termine di una riunione informale con i vertici del partito in via Bellerio sulla formazione del governo Conte.

Secondo Salvini, comunque, "passi indietro la Lega ne ha già fatti abbastanza, abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare". "Un rischio di frattura con il Quirinale? L'unico rischio che vedo è un'ulteriore frattura tra i palazzi del potere e gli italiani. Se qualcuno rallentasse ancora questo processo di cambiamento facendo saltare 15 giorni di lavoro e sacrificio, sarei ancora arrabbiato". Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini.

UE: 'ITALEXIT IMPROBABILE' - Dopo le parole minacciose di Salvini, l'Ue torna ad avvertire l'Italia e, in particolare, i partiti che hanno vinto le elezioni nella penisola. "Una Italexit è del tutto improbabile", ha dichiarato il commissario al Bilancio, Gunther Oettinger, le cui dichiarazioni sono riportate dal Berliner Morgenpost. Roma, però, stia attenta a causare o a infilarsi in una nuova crisi dell'euro poiché "una economia così grande è difficile da stabilizzare attraverso il fondo di salvataggio".

"Spero - ha aggiunto Oettinger - che i partiti al governo" lo sappiano. In ogni caso, ha sottolineato, al di là del contratto siglato cio' che conta è "come governano Cinque Stelle e Lega".

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