Ilva, Morgante: "Le polemiche e i drammi dimenticati"

TARANTO - Nota del consigliere regionale Luigi Morgante. “Da anni e anni si parla ormai quotidianamente di Ilva, si discute di Ilva, si litiga sull’Ilva. E le polemiche, le proposte, le promesse, le dinamiche legate allo stabilimento tarantino finiscono per lasciare sullo sfondo, considerare ‘normali’ o secondarie le vicende umane, le storie personali che sono invece drammatiche e dovrebbero avere la priorità rispetto a qualsiasi altra considerazione e attenzione. Le storie di chi muore, di chi si ammala di cancro, di chi lotta ogni giorno per la propria sopravvivenza, per quella dei propri familiari, della propria azienda. Oggi - prosegue Morgante - la Gazzetta di Taranto racconta l’esperienza di un imprenditore che conosco personalmente, una persona dalla dignità esemplare la cui società conta 200 dipendenti, costretto a rivolgersi al tribunale per avviare la procedura di concordato preventivo. Deluso, tradito da uno Stato che avrebbe dovuto proteggerlo, piuttosto che abbandonarlo. Ha scritto una lettera ai commissari dell’Ilva, per spiegare loro cosa comportano crediti maturati e mai riscossi - per cifre ingenti - sulla quotidianità e sulla vita e sulla morte della sua società e delle persone. L’assoluta mancanza di garanzie e tutele anche e soprattutto per chi lavora nell’indotto Ilva. Una lettera che rappresenta una sconfitta e una denuncia terribile, nonostante i toni pacati, nei quali rassegnazione e rabbia si confondono. E che rende ancora più insopportabile e triste lo spettacolo della politica offerto a Roma in questi giorni, ormai un thriller che spazia dalla farsa alla tragedia, e continua a mettere in ombra i drammi vissuti da troppo tempo da Pietro Laicata e dai suoi dipendenti”, conclude Morgante.

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