Governo: Di Maio rilancia Savona per altro ministero

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"Troviamo un persona della stessa caratura eccellente di Paolo Savona" per il ministero dell'Economia "e Savona rimane nella squadra ma in un'altra posizione. Questa è la proposta che faccio pubblicamente". Lo dichiara il leader di m5S Luigi Di Maio in diretta Facebook.

"Questo non è il momento delle accuse ma di trovare le soluzioni e per M5s le soluzioni sono due: o si va subito a votare, senza cincischiare con governi tecnici e senza perder tempo o senza illudersi che siano governi neutrali perché neutrali non lo sono sono mai perché prendono scelte politiche; oppure facciamo partire il governo del cambiamento non arretrando ma aggiungendo un'altra persona alla squadra che va a ricoprire il ruolo di ministero dell'economia e lasciando Savona in un altro ministero", ha aggiunto Di Maio. 

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PRIMA DI MAIO POI COTTARELLI AL COLLE - Il presidente del Consiglio incaricato Carlo Cottarelli non tornerà già questa sera al Quirinale per sciogliere la riserva. Al Colle, si è appreso, Mattarella e Cottarelli hanno deciso insieme di non forzare i tempi per un eventuale governo politico.

Cottarelli si era recato nel pomeriggio al Quirinale per un colloquio informale con il presidente Sergio Mattarella. Prima di lui era salito al Colle il leader dei 5 stelle Luigi Di Maio.


di NICOLA ZUCCARO - Un governo d'emergenza e poi al voto. La notte avrà sicuramente portato consiglio a Matteo Salvini che, sorprendentemente, apre a Cottarelli. Sarà decisiva l'apertura del leader della Lega per accelerare i tempi per la nascita del nuovo governo? La domanda va girata a Luigi Di Maio che, insistendo sul voto entro luglio, renderebbe ancora difficile l'uscita da una crisi politico-istituzionale senza precedenti nella storia della Repubblica italiana. Se ne saprà qualcosa in più nelle prossime ore quando Cottarelli, in qualità di premier incaricato, tornerà al Quirinale si spera, questa volta, con la lista dei Ministri.

LA GIORNATA - Il leader del M5S Luigi Di Maio è arrivato di buon mattino a Montecitorio, dove lo hanno raggiunto le sferzanti parole di Salvini: "Di Maio riapre? Non siamo al mercato, al voto subito...".

"Mattarella ci dica come uscire dallo stallo: abbiamo rinunciato a posti, poltrone, presidenze e ministeri. Ci hanno sempre detto no", ributta la palla sul Colle il leader leghista. "All'ipotesi di un governo giallo-verde ci abbiamo lavorato per un mese inutilmente ma io ho una dignità politica e soprattutto l'Italia non è schiava di nessuno: i tedeschi si facciano gli affari dei tedeschi e i francesi quelli dei francesi ma agli italiani ci pensiamo noi", ha chiosato Salvini.

"Il Movimento 5 stelle è disponibile solo a un governo politico guidato da Giuseppe Conte o, in alternativa, è pronto ad andare a nuove elezioni", ha dichiarato il capo politico del movimento, Luigi Di Maio.

Conte era stato indicato da M5s e Lega come premier di un governo politico, mai partito per il veto del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla nomina dell'euroscettico Paolo Savona al ministero dell'Economia.

Ieri, al termine di una giornata alquanto burrascosa, con la prospettiva del voto il 29 luglio all'orizzonte, è rimersa, a sorpresa, l'ipotesi di un governo M5S-Lega. E' stato lo stesso leader del M5S, Luigi Di Maio, da Napoli, a riproporre una collaborazione al presidente della Republica Sergio Mattarella, mettendo da parte, dopo 48 ore, l'ipotesi di un impeachment.