'VascoNonStop' a Bari, Clara Moroni (intervista): «Sul palco di Vasco porto il mio nuovo album 'Unica'. Sua l’idea di aprire i suoi concerti in questo tour…»


di NICOLA RICCHITELLI – C’è spazio anche per il nuovo progetto discografico di Clara Moroni – nonché storica vocalist di Vasco Rossi dal 1996 fino all’evento del “Modena Park 2017” – in questo “VascoNonStop2018”, il sesto album della cantautrice milanese infatti – e che arriva a distanza di sei anni dall’ultimo “Sono quello che sono” - è stato presentato live in apertura delle date dello Stadio Olimpico di Torino lo scorso 1 e 2 giugno e allo Stadio Euganeo di Padova il 6 e 7 giugno e quindi la rivedremo anche allo Stadio Olimpico di Roma il prossimo 11-12 giugno, allo Stadio San Nicola di Bari il 16-17 giugno, e a chiudere allo  Stadio San Filippo di Messina il 27 giugno.

Quest’anno non è stato un anno facile – racconta Clara Moroni - sono successe cose che mi hanno scossa profondamente. Prima un infortunio fisico, che mi ha tenuta su una sedia a rotelle per mesi. Poi la scomparsa di una persona a me molto vicina, divorata da un grave male in poche settimane. Ero a pezzi. Ma la musica, ancora una volta, mi ha tenuta a galla e mi ha dato la voglia di rialzarmi. Ed eccomi qui a parlarvi di nuove canzoni, un nuovo album, che meno di un anno fa sarebbe stato impossibile anche solo da immaginare. Ma, ancor meno, avrei potuto immaginare che Vasco, pur sapendo che non sarei stata parte della band, mi avrebbe dato la possibilità’ di essere comunque sul suo palco per farvi ascoltare le mie nuove canzoni, ma soprattutto per riabbracciarvi e salutarvi tutti, popolo del Blasco… Non vedo l’ora di rivedere tutta la Combriccola! Grazie Vasco!!!”.

Clara, “Unica” è il titolo del tuo nuovo album ma dà tanto l’impressione di una parola che voglia dire qualcosa di te…
R:«In realtà’ non parla di me, parla della vita che è unica e va compresa molto più profondamente di quanto facciamo. Abbiamo solo una possibilità’ una unica chance di vivere».

Quali i temi che hai affrontato in questo tuo ultimo lavoro?
R:«Tantissimi! La vita, la morte, l’amore, le emozioni, il quotidiano, i sogni, gli incubi».

“Se avessi un figlio”, titolo del primo estratto del tuo nuovo album. Parlaci un po’ del testo di questo brano….
R:«Non parla del desiderio di avere un figlio, ma di quello che secondo me andrebbe tramandato ai nostri figli. Non possiamo lamentarci e basta di come viviamo adesso, bisogna lavorare ora per costruire il futuro. I bambini sono la terra fertile da cui possono nascere fiori e frutti di cambiamento».


Da dove è nata l’esigenza di un disco a distanza dell’ultimo lavoro “Sono quello che sono”?
R:«Stare su una sedia a rotelle per 5 mesi offre notevoli opportunità’ di avere tempo libero. Stavo già’ lavorando con Cristian Piccinelli, il produttore artistico di questo lavoro, ma con tanto tempo a disposizione, ho incentivato la scrittura. Poi, dopo la mia uscita dalla Band ho colto l’opportunità’ che Vasco Rossi mi aveva offerto, nonostante la mia defezione».

Come è nata la possibilità di aprire i concerti di Vasco?
R:«Come ho detto in altre interviste, per me è stato un finale di 2017 molto duro. Il mio incidente e la morte di un mio carissimo amico. Mi sentivo morta. Ho dovuto reagire o sarei caduta nella depressione più totale. Quindi, scrivendo musica, mi è tornata la voglia di esprimere me stessa. Vasco ha capito ed è venuta l’idea».

Clara, dopo 21 anni in questo tour, mancherà la tua voce ad accompagnare il Komandante anche se aprirai i suoi concerti. Che effetto ti fa non vederti lì sopra?
R:«Ho assistito per la prima volta ad un concerto di Vasco a Torino, il 1 giugno. Credevo di stare male o provare sensazioni brutte. Invece, mi è piaciuto vedere finalmente come era da fuori, le luci, il suono, i miei fratelli della Combriccola. Insomma, sensazioni positive. Anche Vasco è stato molto carino quando ci siamo salutati prima del concerto».

A sostituirti ci sarà Beatrice Antolini. Ti va di fargli in bocca a lupo per questa esperienza?
R:«E’ sicuramente una occasione enorme per lei, ma da quello che ho visto se la sta già’ godendo alla grande. E’ una brava pianista e ha una immagine molto curata. Il contrario di me che spesso sembra mi sia scoppiata una bomba in mano!».

Che peso ha quel palco?
R:«Per quello che riguarda la scena italiana è il palco più importante, più rock, più high-tech, più figo che c’è. Ma credo ce ne siano pochi, anche in giro per il mondo, come quello».

Ci sarà un tour finite le date del “Vasco non stop live”?
R:«Dopo questo tour continuerò’ a lavorare per preparare un tour autunnale e invernale. Ma non faccio più progetti a lungo termine. Al massimo posso progettare da qui a 5 settimane il tempo che il mio amico Andrea ci ha messo da stare bene ad essere in un’urna cineraria...».

Per concludere ti chiedo due parole sulla nostra Puglia, visto che spesso sei stata dalle nostre parti…
R:«Eh si. Sono stata fidanzata per 3 anni con un pugliese, un salentino. La Puglia è una terra splendida, un mare splendido, si mangia divinamente, si beve ottimo vino, la gente è bella e calda, un paradiso in terra come quasi tutto il nostro paese. I pugliesi devono solo impegnarsi a non rovinare ulteriormente le loro coste, ma anzi a renderle ancora più belle». Un bacio a tutti. Clara.

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