'VascoNonStop' a Bari, Matt Laug (intervista): «Suonare la batteria per Vasco non è un lavoro semplice...»

(credits: Joel Crema)
di NICOLA RICCHITELLI – Una chiacchierata inaspettata quella che vi proponiamo quest’oggi, non nascondo il mio grande stupore dinanzi alla sua risposta a seguito della mail che gli inviai qualche settimana fa. Lui è il martello della band che accompagna Vasco in questo tour, stiamo parlando del batterista statunitense Matt Laug.

Inizia nel 2007 la collaborazione tra Matt Laug e il Komandante – per poi interrompersi nel 2013 e riprendere in occasione del mega evento del Modena Park -, così come lo stesso Laug racconta: «Sono stato contattato dal mio amico di vecchia data Saverio Principini… il suo compito principale era quello di trovare musicisti che vivessero a Los Angeles per lavorare con artisti italiani. Saverio sapeva che non mi piaceva molto girare in tour ma ricorderò sempre che mi ha detto al telefono: "devi dare un'occhiata a questo 'ragazzo'". Quindi mi ha mandato il dvd live “Buoni O Cattivi 2005” per visionarlo. Ho visto l'intero concerto e sono rimasto stupito dalla forte energia positiva dei fan e dal suono della band e dallo stesso Vasco. Fu allora che dissi a Saverio: "Sono dentro !!!"».

Quella di Matt con Vasco fa seguito ad una lunga serie di collaborazioni prestigiose, di fatti la sua batteria ha suonato per tanti, tra cui lo storico chitarrista dei Guns N' Roses, Slash, ma anche Alanis Morisette e Alice Cooper.

Quando suoni per Vasco che emozioni provi ogni volta che sali sul palco al suo fianco?
R:«Suonare la batteria per Vasco non è un lavoro semplice. Ogni sera devo concentrarmi molto duramente su ogni canzone. Sono abbastanza bravo a controllare le mie emozioni, questo mi aiuta a non fare troppi errori. Quando Vasco e io ci guardiamo sul palco, sento che stiamo lavorando insieme come una squadra per esibirci al meglio delle nostre capacità. La stessa cosa si può dire per il resto della band. Quando suoniamo canzoni che non hanno batteria, ho l'opportunità di godermi lo spettacolo come un fan e vedere e sentire migliaia di persone che cantano insieme a lui. L'energia e il volume del pubblico sono incredibili! In quel momento provo le emozioni di stupore e gioia. Vasco ha una bellissima 'connessione' con i suoi fan che non ho mai visto prima».

(credits: Joel Crema)
C'è una canzone di Vasco che ti rispecchia?
R:«Sono “L’uomo piú Semplice”. Non parlo italiano molto bene, quindi non conosco tutti i testi, ma il titolo spiega chi sono».

Come hai conosciuto Vasco e come hai lavorato con lui?
R:«Sono stato contattato dal mio amico di vecchia data Saverio Principini. Prima che Saverio diventasse uno scrittore e produttore di molte canzoni popolari con Vasco, il suo compito principale era quello di trovare musicisti che vivessero a Los Angeles per lavorare con artisti italiani. Saverio sapeva che non mi piaceva molto girare in tour ma ricorderò sempre che mi ha detto al telefono: "devi dare un'occhiata a questo 'ragazzo'". Quindi mi ha mandato il dvd live “Buoni O Cattivi 2005” per visionarlo. Ho visto l'intero concerto e sono rimasto stupito dalla forte energia positiva dei fan e dal suono della band e dallo stesso Vasco. Fu allora che dissi a Saverio: "Sono dentro !!!"».

Con Vasco hai ripreso a collaborare in occasione del concerto del Modena Park. Cosa ti ha lasciato quell'evento?
R:«Esaurimento completo! Abbiamo provato per 5 settimane con pochissimi giorni liberi. Guido Elmi ha fatto un ottimo lavoro preparando la band al concerto ma non è stato facile. Immagina di esibirti in un concerto di 3 ore davanti a 225.000 persone che sarà anche trasmesso in diretta tv, nei cinema e in altri luoghi pubblici e hai solo avuto l'opportunità di suonare tutte e 36 le canzoni senza errori. Mamma mia!!! Continua a stupirmi di quanto incredibile sia stato lo spettacolo. Sarò sempre orgoglioso di dire che quella sera ho suonato con Vasco e la band!».

(credits: Joel Crema)
Matt, qual è la differenza tra rock italiano e americano?
R:«Ci sono somiglianze. I testi delle canzoni di Vasco sono molto importanti per i suoi fan, proprio come gli artisti americani e i fan di Bob Dylan, Bruce Springsteen e Pearl Jam. La differenza è che le composizioni delle canzoni per Vasco sono molto più complesse. Questo è un altro motivo per cui ho bisogno di concentrarmi molto duramente su ogni canzone durante un concerto».

Oltre Vasco quali altri artisti italiani ti piacciono?
R:«Eros Ramazzotti. È un mio amico di vecchia data. In realtà ho registrato un cd con Eros 2 anni prima di iniziare a lavorare con Vasco (grazie a Saverio Principini). So che ci sono un sacco di grandi artisti italiani, ma non riesco ad avere un'altra canzone nella mia testa mentre sono in Italia a lavorare con Vasco».

Cosa ti piace dell'Italia?
R:«Le persone sono stupende. Il cibo. Le donne più belle del mondo sono qui. (Sono ancora single, ladies !!!) La storia e... le donne!».

Quali sono i tuoi piani per il futuro?
R:«C'è un detto: 'Se vuoi far ridere Dio, digli i tuoi piani'. Detto questo, mi piacerebbe continuare a lavorare con Vasco e la band per molti altri anni a venire. Ma non dipende da me. Vedremo…»
   

1 Commenti

Nuova Vecchia

Modulo di contatto