'VascoNonstop' a Bari, Yaya Deejay (intervista): "Suonare nel tour di Vasco è il sogno della vita che si realizza"

di NICOLA RICCHITELLI - Si chiama Ilaria Donatone, in arte Yaya Deejay, e salirà sul palco di Vasco Rossi in questo Vasco Non Stop tour. Ma non servono presentazioni per questa grande artista, molisana di origine e bolognese di adozione. L’esercito del Komandante la incontrerà per il quarto anno consecutivo, quando, con la sua esibizione, riscalderà il pubblico per il grande show del Vasco Non Stop 2018.

Infatti, dopo il successo epocale di quel grande evento musicale che è stato il Modena Park l’anno scorso, Yaya è tornata a grande richiesta per introdurre lo show nella seconda data di Torino, lo scorso 2 giugno, per poi suonare il 12 giugno a Roma ed infine il 17 giugno a Bari. Un’agenda bella piena, un’esperienza già vissuta ma che non smette mai di emozionare, quella di Yaya, grande fan lei stessa del Blasco: «…suonare nel tour di Vasco, in apertura, è il sogno della vita che si realizza...».

La dj e producer sarà poi impegnata per un tour estivo che la porterà in diverse città italiane. Intanto, dopo Torino l’aspettiamo a Roma e Bari per due serate all’insegna della musica, del ritmo e dell’emozione pura che ogni concerto del grande Vasco sa regalare.

Dunque Ilaria, prima di parlare di console, Vasco, musica e quant’altro ti va di parlarci del tour estivo che partirà subito dopo il tour di Vasco?
R:«Dopo il Vasco Non Stop live sarò impegnata in varie serate in giro per l’Italia, da nord a sud passando per la Sardegna, dove ne approfitterò per godermi anche qualche giorno di vacanza!».

Che significa stare dietro ad una consolle?
R:«Quando sali in console percepisci una sorta di responsabilità verso il pubblico che ti ascolta. Sono sempre nervosa prima di iniziare un dj set, so che devo fare del mio meglio per far divertire il mio pubblico».

Che peso ha nella tua vita la musica?
R:«La musica per me è l’essenziale per vivere! Ho iniziato dalle scuole elementari, ha sempre fatto parte di ogni mio cambiamento, momento bello o brutto che sia, è il mio rifugio sicuro, il mio mondo ruota intorno alla musica… non potrei vivere senza!».

Quale emozioni provi dinanzi a delle persone che ballano la tua musica?
R:«Io vivo di emozioni, quando il mio pubblico apprezza e si diverte con la mia musica credo sia la sensazione più bella del mondo! In quei momenti pensi: ”Ok, stai facendo bene il tuo lavoro”».

Che ricordi conservi della tua prima serata, insomma di quella dove c’eri tu, la tua musica e la gente che ballava a ritmo di essa?
R:«Della mia primissima serata ho un ricordo molto divertente, stavo suonando ad un compleanno, non mi ero mai esibita davanti a nessuno e l’emozione era fortissima, quando i miei amici, per farmi uno scherzo, alzarono il volume in cuffia ed io non avevo il preascolto del  disco successivo. Ero talmente tesa che finì il disco ed in sala piombò il silenzio assoluto… alzai gli occhi e mi vergognai tantissimo!!! Iniziarono tutti a ridere ed io con loro! Fu tragico da un lato, comico dall’altro. Da allora guardo sempre la metrica per non ricadere nello stesso “tranello”».

Come nasce la tua collaborazione con Vasco?
R:«E’ nato tutto per puro caso! Sono una super fan di Vasco dall’adolescenza, nel 2013 ero nel prato e ad aprire i suoi concerti c’erano per la prima volta i dj… li guardavo e pensavo: ”Chissà che sensazione si prova salendo sul suo palco... mai avrei immaginato che l’anno successivo, nel 2014, ci sarei stata io! E mai mi sarei aspettata di esserci per 4 anni consecutivi!».

E di quella prima volta che hai aperto un suo concerto che emozioni ti porti ancora oggi dentro?
R:«La prima volta che sono salita sul suo palco è stata nel 2014, all’Olimpico di Roma avevo paura, tremavo! Temevo una reazione negativa, ero consapevole che il pubblico non era il pubblico delle mie serate, erano lì per lui! Poi una donna dj che apre i concerti di Vasco non si era mai vista prima… mi sentivo sotto pressione, temevo davvero di non farcela! Invece è stato tutto meraviglioso, ho creato un bellissimo rapporto con i suoi fan e tutt’oggi li ringrazio tantissimo per l’enorme supporto e coraggio che mi danno!».


L’evento del Modena Park di un anno fa ha coinvolto anche te. Cosa ti ha lasciato quella notte?
R:«Modena park è impresso nella mia mente, non dimenticherò mai quel giorno! È stato tutto così surreale, così forte, così emozionante che non so trovare le parole giuste per raccontarlo. Sono salita su quel palco troppo grande per me, non riuscivo a capire dove finissero le persone ed iniziasse il cielo… ho davvero guardato l’infinito! Mi mancava il respiro! 220mila cuori che aspettavano Vasco ed io ho avuto il privilegio di guardarli dal suo palco, la sensazione più incredibile della mia vita!».

Ilaria, del tour abbiamo parlato in apertura, ma aldilà di questo in quali altri progetti ti vedremo impegnata nell’immediato futuro?
R:«Dopo il tour estivo tornerò in studio di registrazione per completare i miei dischi, ho tanti progetti e spero di finire il mio inedito il prima possibile! Se sarò brava, a settembre ci saranno altre bellissime novità!». 

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