Tav, Salvini: andare avanti e non indietro. Francia: tanta confusione in Italia

ROMA – La realizzazione della Tav “deve andare avanti”. A spiegarlo il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in un intervento su Radio 24. “Dal mio punto di vista sulla Tav occorre andare avanti, non tornare indietro. L’opera serve e se per caso da un’analisi attualizzata del 2018 non serve, costa di più bloccarla che non proseguirla? Questo è il ragionamento che varrà su tutto – ha aggiunto Salvini – la Tap, la Pedemontana, Terzo Valico”.

Comitato Francia: 'In Italia c'è tanta confusione' - "Stamattina, siamo venuti a sapere delle posizioni italiane. Seguiamo la situazione con grande attenzione, ma onestamente facciamo fatica a vederci chiaro, perché c'è tanta confusione. Lunedì, su radio 1, il ministro Toninelli dice che la Tav va migliorata, ora dicono che la vogliono bloccare. Mi chiedo come sia possibile cambiare idea così nel giro di 4 giorni?". Lo dice all'ANSA Stephane Guggino, delegato generale del comitato francese Transalpine, che promuove la linea ad alta velocità Lione-Torino. "Osservo che in seno alla coalizione di governo" i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi di Maio, "non sono per niente d'accordo". E però a un certo punto, se davvero verrà presa, la decisione di bloccare la Tav "dovrà passare da un voto del parlamento: qualcuno dovrà assumersi le proprie responsabilità", afferma Guggino.

Ue: "Importante mantenere impegno finirla" - "Non commentiamo le voci" sul possibile stop dei lavori della Tav, ma "la Lione-Torino è un progetto importante non solo per la Francia e per l'Italia ma per tutta l'Europa, ed è importante che tutte le parti mantengano gli impegni per completarla in tempo": così un portavoce della Commissione Ue rispondendo a una domanda sulla Tav. Il co-finanziamento della Ue per questi lavori è il 41%, ha ricordato, "ovviamente i fondi vanno a lavori che devono essere fatti, non in qualcosa che non viene fatto, questo è logico".

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