Bari 27 agosto 1973, muore Mons. Enrico Nicodemo


di NICOLA ZUCCARO - Il 27 agosto 1973 si spegne al Policlinico di Bari, dopo una lunga degenza, Mons. Enrico Nicodemo, Arcivescovo del capoluogo pugliese dall'8 marzo 1953, data dell'insediamento, preceduta da quella della nomina da parte di Papa Pio XII e risalente all'11 novembre 1952, subentrando cosi al Cardinale Marcello Mimmi nominato il 30 agosto 1952, Arcivescovo di Napoli.

Il suo episcopato, oltre ad essere cronologicamente lungo, si rivelò anche intenso per il suo ministero pastorale. Subentrò a Marcello Mimmi in una Bari che come tutte le altre città italiane, era impegnata nel sanare le ferite provocate dal periodo bellico.

Monsignor Enrico Nicodemo fu nel contempo testimone e protagonista della Bari in ricostruzione dando impulso alla pastorale sociale e del lavoro senza tralasciare però la formazione dei clerici. Quest'ultima fu funzionale per l'edificazione di 20 parrocchie in Bari e dintorni, che dovevano rispondere alla domanda di evangelizzazione richiesta dalla Chiesa Italiana. Fra la seconda metà degli anni '50 e la prima metà degli anni '60 alcuni quartieri alla periferia di Bari, dal San Paolo al San Girolamo, passando per il Libertà, furono arricchiti di nuovi luoghi per la professione del culto. Vescovo conservatore, perchè ligio alle disposizioni della Santa Sede, applicò alla lettera il Decreto del Sant'Uffizio emanato nel 1959, che vietava ai socialisti e ai comunisti la partecipazione alle celebrazioni religiose.

Una disposizione che Nicodemo mise in atto l'8 maggio 1960, quando durante la processione verso il mare per il Patrono di Bari San Nicola, allontanò dalla stessa l'allora sindaco dei capoluogo pugliese Giuseppe Papalia, a capo di una giunta del nascente centro-sinistra, composta anche da esponenti del Partito Socialista.

 Fu un episodio che lo rese un protagonista di primo piano per la chiusura dell'episcopato italiano, dinanzi all'apertura della Democrazia cristiana ai socialisti. Per questo, come per altri episodi poco noti alle cronache giornalistiche dell'epoca, Mons. Enrico Nicodemo viene ricordato a 45 anni di distanza dalla sua morte, da quanti lo conobbero, per la sua intransigenza e per la sua severità.

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