Genova: vittime salgono a 39. Governo: "Revocare concessione a Autostrade"


Il Governo è pronto ad avviare l'iter per revocare le concessioni ad Autostrade, che tra l'altro rischia multe fino a 150 milioni di euro. "Avvieremo la procedura per la revoca senza attendere le risultanze in sede penale", ha annunciato il premier Conte. Poche ore prima, a puntare il dito erano stati il ministro delle Infrastrutture Toninelli e i vice premier Di Maio, che hanno chiesto le dimissioni dei vertici della società, e Salvini.

"I responsabili hanno un nome e cognome e sono Autostrade per l'Italia", dice Di Maio. "Se non sono capaci di gestire le nostre autostrade, lo farà lo Stato", aggiunge Toninelli. La società - che ha chiuso il 2017 con ricavi operativi per quasi 4 miliardi, un utile d'esercizio di 1,042 miliardi e investimenti operativi per 556 milioni - si difende: "Investiamo oltre un miliardo in sicurezza e manutenzione". E il viadotto "era monitorato dalla Direzione di Tronco di Genova (che fa parte di Autostrade, ndr) con cadenza trimestrale secondo le prescrizioni di legge e con verifiche aggiuntive mediante apparecchiature altamente specialistiche", anche attraverso "società ed istituti leader al mondo in testing ed ispezioni": l'esito ha sempre fornito "adeguate rassicurazioni".

Si allunga la scia di morte su Genova. Aumentano ancora le vittime provocate del crollo del ponte Morandi: nel corso della notte, secondo gli ultimi dati del Viminale, il bilancio è salito a 37 morti, di cui 3 non identificati. Tra loro anche un bambino di 8 anni e due adolescenti di 12 e 13 anni.

Scende a 15, invece, il numero dei feriti ricoverati negli ospedale, tra cui 12 in codice rosso: una persona è stata infatti dimessa nella tarda serata di ieri. Le ricerche dei corpi e di eventuali superstiti sono andate avanti tutti la notte e proseguiranno nelle prossime ore. Le squadre dei vigili del fuoco hanno lavorato sui due lati del Polcevera in cui ci concentrano le macerie e anche nel letto del torrente.

A causare il parziale cedimento è stato forse un violento nubifragio che si è abbattuto sulla città.

"C'è il rischio che altre parti del ponte possano crollare, per questo motivo abbiamo sfollato le persone da tutti gli edifici circostanti". Lo ha detto uno dei soccorritori al lavoro nei pressi del ponte crollato. “Al momento del crollo transitavano 30-35 autovetture e tre mezzi pesanti” ha detto il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli.

In via precauzionale sono state sgomberate alcune palazzine più vicine alla parta di ponte che non è crollata. Entrambe le carreggiate sono precipitate al suolo per circa cento metri. Si sospettano persone sotto le macerie e sono in corso verifiche degli operatori del 118.

Sono in totale 440 le persone costrette a lasciare la propria abitazione a seguito del crollo che ha interessato questa mattina il ponte Morandi a Genova. Il numero potrebbe aumentare poiché sono ancora in corso le valutazioni sugli sgomberi. Lo rende noto il Comune di Genova. La Protezione Civile del Comune di Genova ha provveduto finora a far evacuare 11 palazzi e la situazione è sotto monitoraggio costante.

Il ponte crollato ha travolto tra l'altro una parte di un capannone dell'Amiu, l'azienda ambientale del comune di Genova.


Il ministro Toninelli: "Tragedia immane" - "Si profila un'immane tragedia". È quanto afferma il ministro per le Infrastruttre e Trasporti, Danilo Toninelli. "Sto seguendo con la massima apprensione ciò - riferisce il ministro in un tweet - che è accaduto a Genova e che si profila come immane tragedia. Siamo in stretto contatto con Autostrade e stiamo andando sul luogo con il viceministro, Edoardo Rixi. La mia totale vicinanza in queste ore alla città".

Il cordoglio del governatore pugliese Emiliano - “La Puglia è vicina alla città di Genova e alla Regione Liguria in questa tragica giornata e si unisce al dolore, immenso, che tutti gli italiani stanno provando in queste ore”. Sono le parole di cordoglio del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano con riferimento al crollo del ponte di Genova.

1 Commenti

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