Chi occupa illegalmente lo fa per disperazione: sono 50enni buttati fuori dal lavoro, morosi incolpevoli; sono giovani coppie con figli e lavori precari e sottopagati; sono persone senza alternative".
"L’Italia - prosegue Borraccino - presenta un’offerta di edilizia residenziale pubblica pari a ¼ dell’offerta media del resto d’Europa. Allora, invece di fare gli interessi dei più forti con la flat tax, il Governo finanzi un piano pluriennale di investimenti per recuperare quelle decine di migliaia di immobili pubblici abbandonati nelle grandi città, trasformandoli in edilizia residenziale.
Per risolvere il problema delle occupazioni abusive bisogna ampliare l’edilizia pubblica e non attuare sgomberi. E, nelle more, mettere in campo misure coerenti col principio costituzionale che definisce il diritto alla casa come ‘un fondamentale diritto sociale’, collegandolo in maniera inscindibile all’universale principio della ‘dignità umana’ e facendo rientrare il suo rispetto e il suo perseguimento tra ‘i requisiti essenziali caratterizzanti la socialità cui si conforma lo Stato democratico voluto dalla Costituzione’.
"Proprio in riferimento a questo principio, sancito nella Sentenza dell’Alta Corte n. 217 del 25 febbraio 1988, rammento che abbiamo presentato in Regione, a maggio del 2017, una proposta di legge con l’obiettivo di introdurre norme sul ‘disagio abitativo’, dando una risposta concreta ai cittadini impossibilitati a far fronte ai costi di una abitazione e che, quindi, troppo spesso finiscono letteralmente a vivere per la strada, come sanno bene i tanti amministratori locali che quotidianamente si trovano ad affrontare situazioni drammatiche e ai quali il Presidente dell’ANCI, De Caro, ha dato voce. Perciò, anche alla luce della circolare Salvini, che riteniamo ingiusta e sbagliata, sollecitiamo la V Commissione consiliare a prendere in esame la nostra proposta”, conclude.
