Fiera del Levante: Conte dirà qualcosa per il Sud?

di NICOLA ZUCCARO - In attesa di conoscere le "richieste" che Michele Emiliano e Antonio Decaro sottoporranno rispettivamente per la Regione Puglia e per il Comune di Bari a Giuseppe Conte cresce, alla vigilia dell'inaugurazione dell'82ma Campionaria del Levante, la curiosità sui contenuti del discorso che il Premier terrà presso il Centro Congressi nella mattinata di sabato 8 settembre.

Una curiosità di non poco conto non solo per il debutto sulla tribuna fieristica ma anche e soprattutto per le origini foggiane dell'attuale Presidente del Consiglio. Si ascolterà una lezione di diritto (alla luce della precedente docenza in diritto privato) o un discorso da statista sulla falsariga di quello pronunciato 43 anni fa dal suo illustre predecessore Aldo Moro?

Nel settembre del 1975, in piena Prima Repubblica, la costante attenzione da parte della classe politica al Mezzogiorno trasformava puntualmente la cerimonia inaugurale della Campionaria settembrina nel classico appuntamento in cui si tracciavano, oltre alle linee guida della politica economica, anche quelle relative all'intervento del governo nazionale a favore del Mezzogiorno d'Italia.

Il tentativo nonchè l'augurio, al termine di ogni discorso inaugurale, era quello di voler cancellare dalla letteratura politica e sociale italiana l'espressione 'questione meridionale'. Se così non sarà come negli ultimi 40 anni (per l'assenza di un sistema politicamente solido, in quanto costituito sui e dai partiti) e con un Sud che fatica a tenere il passo del Nord, si auspica che Giuseppe Conte indossi per il suo passato forense in un mattino settembrino la toga di 'Avvocato' del popolo meridionale. Di quel popolo che attende, dal 'suo' governo, fatti e non parole. Di circostanza.

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