Lecce, aggredita infermiera 118

LECCE - Il Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Lecce, Marcello Antonazzo, esprime la propria solidarietà e quella dell’intero Consiglio Direttivo e del Collegio dei Revisori dei Conti alla collega infermiera, Maria Giovanna Zippo, in servizio presso il 118 dell’ASL LE vittima dell’inqualificabile e violenta aggressione con pugni e calci, avvenuta il 03 settembre u.s. in pieno centro a Lecce, da parte di una paziente in evidente stato di agitazione. Un fatto questo assolutamente deplorevole, indegno di un Paese civile, che ci lascia sbalorditi e attoniti, facendoci sentire indifesi, alla mercè di qualsiasi malintenzionato. Così in una nota Marcello Antonazzo, Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Lecce.

Pertanto, - prosegue la nota del presidente Antonazzo - s’invita il Direttore Generale dell’ASL Lecce a voler garantire sicurezza sul posto di lavoro per riportare un clima di serenità e collaborazione tra pazienti e operatori e, comunque, tra i professionisti stessi. Un provvedimento diventato ormai necessario e che non può essere più rimandato.

Si ricorda - spiega - che la prevenzione degli episodi di violenza a danno degli operatori sanitari richiede che l’organizzazione identifichi i fattori di rischio per la sicurezza del personale e ponga in essere le strategie organizzative, strutturali e tecnologiche più opportune, diffonda una politica di tolleranza zero verso atti di violenza nei servizi sanitari, incoraggi il personale a segnalare prontamente gli episodi subiti e a suggerire le misure per ridurre o eliminare i rischi e faciliti il coordinamento con le Forze dell’Ordine o altri soggetti che possano fornire un valido supporto per identificare le strategie atte a eliminare o ad attenuare la violenza nei servizi sanitari. Ma solo l’impegno comune di tutti (direzioni aziendali, dirigenza infermieristica e medica, coordinatori, professionisti e loro rappresentanti, organizzazioni sindacali, rappresentanti dei cittadini, organi di informazione) può migliorare l’approccio al problema e assicurare un ambiente di lavoro sicuro.

Tanto più che gli atti di violenza possono ripercuotersi negativamente anche sulla qualità dell’assistenza offerta ai cittadini. Quest’Ordine - conclude Antonazzo - è vicino a tutti i Colleghi del 118 al fine di garantire una maggiore tutela professionale.

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