Romina Power (intervista): «Un nuovo album di inediti con Al Bano? A me piacerebbe… forse in futuro»


di NICOLA RICCHITELLI – Rieccoci qua, dopo l’estate che lentamente volge al termine e il caldo, l’afa, il mare, il traffico, le feste di paese e le tragedie del sabato sera. Rieccoci qua con il nostro viaggio attraverso le voci che riempiono la nostra vita quotidiana, che siano le voci di una canzone, o provenienti da un set cinematografico, non mancheranno quelle voci che vengono direttamente dalla televisione, da uno show o da un reality, dalla redazione di un giornale e magari dai campi di calci e dal mondo dello sport in genere.

Ci saranno voci che arriveranno da ogni dove, dai pulpiti delle chiese e dai social, arriveranno voci con le medaglie olimpiche al collo, arriveranno voci dalla strada e dalla vita di tutti i giorni.

Si riparte, dunque, ed eccoci qua quest’oggi la nostra chiacchierata con Romina Power, una chiacchierata intima e assai lontana dall’odioso gossip, come al solito non vogliamo annoiarvi con ulteriori presentazioni...               

Difficile decidere da quale argomento far partire questa intervista. Potrebbe innanzitutto raccontarmi di questi primi mesi da nonna: come sta vivendo questo momento?
R:«Benissimo! E' proprio bello essere nonna perché io adoro i bambini piccoli ed essendo mio nipote, lo posso tenere in braccio quanto voglio!».

Che nonna pensa di essere?  
R:«Fantastica! Attenta alla sua crescita ma non oppressiva. Molto affettuosa, così come lo sono stata e lo sono per i miei figli».

Tra l’altro il suo primo nipotino è nato lo stesso mese di suo padre Tyrone… Una bella coincidenza, non crede?
R:«E'  un destino che tutti gli uomini della mia vita siano del segno del toro».

Lei che rapporto aveva con i suoi nonni?  
R:«Il mio nonno paterno è morto prima che nascessi e mia nonna quando ero molto piccola, purtroppo. Da piccola ogni tanto andavo a visitare il mio nonno materno in Olanda (era olandese) ed ho vissuto due anni con la nonna materna, (dai 6 agli 8 anni ) in Messico. Ma ricordo più le suore del collegio Marymount in Curnavaca, Messico, dove studiavo. La mia nonna materna era una donna molto mondana, e, quando eravamo a casa sua, a Citta' del Messico,  ripeteva di continuo: "Los niños afuera!" ("I bambini fuori!")».

Nonostante ci sia tanto da scrivere su di lei in termini artistici purtroppo è sempre il gossip ad invadere le sua vita. Come sta vivendo tutto questo scrivere e parlare in questo ultimo periodo?
R:«Sono nauseata dall’avidità di certa stampa e Tv. Danno un immagine distorta di me che non corrisponde affatto a ciò che è la mia essenza. Tentano di guadagnare di più alimentando il lato morboso e superficiale del genere umano. Non contribuendo in nessun modo ad una qualsiasi vera informazione, ne' ad una crescita di nessun tipo».

Riuscirà mai la famiglia Carrisi a stare lontano dalle attenzioni del gossip? 
R:«Non saprei. Io, della famiglia Power, ne sto lontanissima».

Cosa le dà maggiormente fastidio delle tante penne che si scrivono di voi?
R:«La loro superficialità intrisa di banalità».

In futuro ci sarà possibilità di vedere lei e Al Bano impegnati in un nuovo album di inediti?
R: «A me piacerebbe, ma Al Bano è stanco ed ha bisogno di riposarsi. Vedremo, forse in futuro...».

E' di qualche tempo fa la sua partecipazione assieme ad Al Bano al programma 'Ballando con le stelle'. Come è stato indossare le vesti della ballerina?
R:«Mi è sempre piaciuto ballare. Lo faccio sin da piccolissima. Ho studiato prima balletto classico, poi jazz, tip tap e danza moderna. Ora mi appassionano i balli sud americani».

Aldilà della musica ricordiamo che ha chiuso l’anno 2017 con la promozione del suo ultimo lavoro 'Karma Express'. Quale è stata la risposta del pubblico nei confronti di questo tuo ultimo lavoro e da dove ha tratto ispirazione nello scrivere questo racconto?
R:«Il libro sta andando in ristampa. Il pubblico ha reagito bene, considerando che è un romanzo. Mi sono ispirata a  quegli amici fortunati che hanno avuto la possibilità' di viaggiare via terra da Istanbul a Goa, India. Attraversando Turchia, Iran, Afghanistan, Pakistan per arrivare in India. Oggi questo viaggio sarebbe impossibile farlo. Il mondo è cambiato in peggio per volere dei guerrafondai, che alimentano le guerre per accrescere il loro potere, a discapito della gente umile e di quei paesi, una volta aperti ed ospitali. Questo romanzo l'ho scritto anche perché la gente facesse questa riflessione. Molti giovani oggi non conoscono quella realtà perduta».

Romina, quando avremo la possibilità di vederla in un concerto qui in Puglia assieme ad Al Bano?
R:«Non saprei, ma mi piacerebbe poter dire "Presto!"».

Mi permetta di chiudere l’intervista con un pensiero a Fabrizio Frizzi. Ricordiamo che proprio con il noto conduttore romano ha lavorato vent’anni fa alla trasmissione 'Per tutta la vita…?'. Romina, chi era Fabrizio Frizzi?
R:«Fabrizio era un compagno di lavoro ideale! Era sempre aperto al dialogo e ad ascoltare il prossimo. Era cordiale, gioviale e pronto alla risata. Ci accomunava la passione per i Beatles, ed ogni volta che ci trovavamo davanti ad un pianoforte ci divertivamo ad intonare le loro canzoni. Era uno showman completo. Ma anche un signore. Finita la trasmissione, "Per tutta la vita" (che abbiamo condotto insieme per 3 anni) a telecamere spente mi dava il più caloroso degli abbracci! Lo ricorderò sempre, anche perché nell'ambiente era una vera rarità!».

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