Stuprata da nigeriani a Bari, Lega: "Frutto di anni di politiche sbagliate, da tempo denunciamo violenze nel Cara"

BARI - Ennesimo caso di violenza all'interno del Cara di Bari. Questa volta a farne le spese, una donna stuprata e picchiata da cinque nigeriani.

Gli arrestati, tutti tra i 21 ed i 37 anni, alcuni dei quali con precedenti di polizia e irregolari in Italia (uno di essi, in particolare, già detenuto in carcere per omicidio di un connazionale avvenuto l'8 maggio 2017), nei primi giorni del maggio dell'anno scorso hanno fatto irruzione all'interno di un modulo abitativo del Centro Accoglienza di Bari-Palese e hanno stuprato una 24enne nigeriana, puntandole un coltello alla gola.

"Da anni denunciamo - sottolinea l'on. Rossano Sasso - gli innumerevoli episodi di violenza commessi all'interno del Cara, dove nonostante abbiano una accoglienza e dei servizi più che dignitosi, gli immigrati che lì sono ospitati si macchiano dei reati più odiosi e violenti: risse, stupri, talvolta omicidi. Nelle ultime settimane grazie alle politiche attuate da Matteo Salvini, gli sbarchi sono diminuiti notevolmente e di conseguenza numerosi centri di accoglienza straordinaria sono stati chiusi anche in provincia di Bari per mancanza di immigrati. L'obiettivo è di ridurre al minimo le presenze anche nel Cara, accogliendo solo i veri profughi e grazie al Decreto Sicurezza, negare qualsiasi riconoscimento ai delinquenti, rispedendoli definitivamente a casa loro".

Per l'on. Anna Rita Tateo "ancora una volta una donna è vittima della violenza, violenza di un gruppo di nigeriani che hanno pensato bene di stuprare in gruppo una loro connazionale. Magari alcuni di loro, mentre attendevano il riconoscimento dello status di rifugiato, hanno pure partecipato a qualche assemblea delle femministe o dei centri sociali di Bari. Oggi noi paghiamo il prezzo di anni di scellerate politiche di accoglienza, nei confronti di chi diceva di fuggire dalla guerra ma la guerra ce l'ha portata a casa nostra. Passo dopo passo anche a Bari stiamo ponendo rimedio ai danni creati dal Pd, con buona pace di buonisti e sinistri vari che anche questa volta resteranno in silenzio e non diranno una parola nei confronti della povera ragazza vittima di violenza sessuale, solo perché a stuprare sono stati degli immigrati".

FDI: "MINISTERO E AMMINISTRAZIONE COMUNALE INTERVENGANO A LIVELLO SOCIO-CULTURALE E POTENZINO SICUREZZA" - "Quanto accaduto nelle recenti ore non è il primo episodio di violenza che si consuma all'interno del Cara di Bari o che vede protagonisti gli ospiti della struttura. E'sintomo di una gestione socio-culturale fallimentare". Lo dichiarano i consiglieri comunali di Fratelli d'Italia-Bari Filippo Melchiorre e Michele Caradonna, e l'on. Marcello Gemmato. "Chiederemo, a più livelli e per quanto di nostra rispettiva competenza, un intervento a livello socio-culturale per il rispetto della dignità delle persone, per la rieducazione sociale e per il rispetto delle regole basilari di una civile convivenza. La violenza sessuale su una donna per mano di più uomini non è specchio di integrazione ma cela un problema che va risolto, anche per la sicurezza dei cittadini baresi: va ricordato che gli occupanti del Cara sono gli stessi che condividono con i cittadini le piazze centrali della città e i luoghi principali di aggregazione. Avevamo già condiviso queste nostre perplessità nell'incontro della settimana scorsa con Sua Eccellenza il Prefetto Marilisa Magno. Il Ministro, dunque, di concerto con l'amministrazione comunale, si rechi sul posto per verificare le condizioni degli ambienti e degli ospiti e provveda a potenziare le strutture sociali e i controlli da parte delle forze dell'ordine che vi operano", concludono gli esponenti di FdI preannunciando un'interrogazione parlamentare sull'accaduto.