Tumori: 21 morti nel 'palazzo della morte' a Japigia. Decaro. "A fianco famiglie che chiedono giustizia"

BARI - La magistratura getta luce sulla vicenda del 'palazzo della morte' a Japigia. Sono ben ventuno gli inquilini di una stessa palazzina nel quartiere barese, infatti, che sarebbero morti per neoplasie causate dalle sostanze tossiche provocate dai continui roghi della ex discarica comunale di via Caldarola, dismessa e bonificata ormai da 30 anni.

Si tratta di un quadro epidemiologico che «richiama fortemente quello riscontrato nelle aree della cosiddetta terra dei fuochi». E' l’esito delle indagini avviate circa un anno fa dalla Procura di Bari, concluse con una richiesta di archiviazione perché è trascorso troppo tempo da fatti.

Secondo il pm Baldo Pisani, infatti, è trascorso troppo tempo per perseguire penalmente il reato di morte come conseguenza di altro reato, ipotizzato a carico di ignoti. I familiari di alcune delle vittime - che abitavano tutte in uno stesso stabile di via Archimede 16 - hanno però fatto opposizione.

Questo il commento del sindaco Decaro sulla vicenda: “Siamo al fianco delle famiglie che chiedono giustizia per le morti accertate di 21 residenti nella palazzina di via Archimede 16, a Japigia, nelle vicinanze della ex discarica di via Caldarola, bonificata ormai da trent’anni. Il mio pensiero va a tutte le persone che in quella zona hanno vissuto o vi hanno trascorso le loro giornate, ad esempio i ragazzi che come me in quel periodo hanno frequentato gli istituti scolastici di fronte alla “montagnola”.

Sebbene nessuna sentenza potrà restituire le persone scomparse all’affetto dei loro cari, ripristinare la verità dei fatti è un passaggio fondamentale  per la nostra comunità, che deve continuare a tenere alta l’attenzione su tutti i fenomeni, penso ai roghi nelle campagne, che mettono a rischio la salute pubblica.

Oggi abbiamo una consapevolezza diversa sui rischi ambientali, e insieme dobbiamo lavorare, ciascuno per le proprie competenze, per evitare che tragedie come questa possano ripetersi”.

M5S: “Garantire il diritto alla salute per troppo tempo negato ai cittadini” - “Ringraziamo la Procura di Bari per il lavoro fatto. Finalmente giungono le prime risposte ai cittadini che da tempo vogliono sapere la verità sulla palazzina di via Archimede 16 e a cui il M5S ha dato voce dopo anni di silenzi”. Così i consiglieri del M5S Antonella Laricchia e Antonio Trevisi in seguito alla conclusione delle indagini della Procura di Bari sull’alta concentrazione di tumori nella palazzina di via Archimede 16, che hanno portato a 21 decessi.

“Siamo vicini a tutti loro - proseguono i pentastellati - e continueremo a chiedere sia fatto il possibile per procedere agli interventi che riteniamo necessari dopo aver letto quanto scritto nella consulenza tecnica chiesta dalla Procura di Bari secondo cui “è stata identificata un’ulteriore minaccia per la salute dei condomini rappresentata dalla presenza di muffa, specie sul lato nord. Tale presenza costituisce una lesione del diritto alla salute dei residenti paragonabile a quella delle neoplasie e meritevole di intervento immediato”.

Per questo depositeremo la richiesta di un’audizione urgente dell’Arca Puglia, proprietaria della palazzina, per sapere quali siano i tempi per predisporre le operazioni necessarie alla rimozione di questa muffa. Chiederemo anche l’audizione della Asl di Bari per conoscere i risultati dell’indagine epidemiologica dei palazzi vicini, che avevamo richiesto durante la precedente audizione in Commissione Ambiente. Ci interfacceremo al più presto con gli uffici regionali competenti per verificare in quali forme la Regione Puglia possa mettersi al fianco dei cittadini che hanno fatto sapere di voler proseguire la loro battaglia. A loro per troppo tempo è stato negato il diritto alla salute e ora tutte le istituzioni hanno il dovere di prestargli la massima attenzione. Noi vigileremo affinché sia davvero così”.

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