È San Nicola: quell'irrinunciabile voglia di calore e serenità

di LUIGI LAGUARAGNELLA - Alle 4 di mattina per le strade di Bari vecchia già si sente il profumo proveniente dai bar; sulla via che conduce in Basilica "le signore della Città vecchia" hanno imbandito le tavole di dolci e di pentoloni pieni di cioccolata calda. Sono i primi odori di San Nicola.

Bari vecchia di prima mattina è animata dal popolo pronto a celebrare la giornata del suo Santo che apre le porte delle festività. Le luci attorno alla Basilica riscaldano il freddo mattutino, ma a dare calore è proprio l'atmosfera gioiosa dei baresi che la animano tra tradizione, devozione, preghiera. La corte del Catapano è piena di gente che condivide un momento bello, carico di emozione, mentre non mancano le foto con gli immancabili "sosia" di San Nicola.

La chiesa è piena per la prima messa delle 5: a celebrarla è il priore della Basilica, padre Giovanni Distante, e durante l'omelia ricorda questo giorno proprio come un momento di gioia, di tenere accesa sempre la luce della speranza, di far brillare la propria vita sulla scia di San Nicola, santo dell'accoglienza, del dono, della misericordia.

Risuona il ricordo dell'incontro di papa Francesco con i patriarchi per ricordare che i baresi, gli amministratori della città e della Regione (Decaro ed Emiliano sono presenti alla celebrazione) hanno il compito di far risaltare tutta la positività di custodire e venerare un Santo del genere.

Fuori le fiaccole della "marcia nicolaiana" illuminano il sagrato. Il buio della notte e le luci della piazza convivono rendendo tutto affascinante. La gente e gli amministratori della città condividono questo momento "dei baresi". Decaro si concede ai giornalisti, presenta velocemente come Bari si prepara alle feste di dicembre, e poi si rivolge alla gente.

Continuano le messe in Basilica. Nel pomeriggio sarà presente anche il Segretario di Stato Vaticano il Cardinale Pietro Parolin; stasera verrà acceso l'albero di Natale in piazza del Ferrarese e a seguire un concerto al teatro Petruzzelli per rievocarne la sua riapertura avvenuta proprio il 6 dicembre di dieci anni fa.

È la festa di San Nicola dei baresi, ma aperto a tutti, al prossimo, perché tutti meritano di essere toccati da quella serenità e gioia che proprio questa mattina sa donare.

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