Gazzetta del Mezzogiorno: la solidarietà dei sindaci di Italia in Comune Puglia

BARI - “E’ sempre desolante assistere alla chiusura di una azienda. Lo è maggiormente  se parliamo di una azienda che ha, di fatto,  reso un servizio pubblico, quello di fare informazione, e che, per tanti anni, lo ha fatto attraverso le sue brave penne, raccontando i nostri territori come nessun altro quotidiano ha fatto. E’ indubbio, infatti, che se non fosse stato per la Gazzetta del Mezzogiorno, tante realtà locali, tanti episodi e vicende di territori più periferici non avrebbero avuto voce né risalto mediatico- E’ questo l’incipit della nota di sindaci ed ex sindaci di Italia in Comune Puglia sulla notizia riguardante la storica testata che sembrerebbe a un passo dalla chiusura.

La Gazzetta del Mezzogiorno è, a tutti gli effetti, una istituzione- prosegue la nota dei Primi Cittadini del partito- Non siamo noi a dirlo ma i 130 anni di storia che ne fanno, oggi, la più antica e prestigiosa testata del territorio. E’ il quotidiano che ciascuno di noi trova al bar e questo accade dal Gargano al Salento. Se le voci fossero confermate, se la Gazzetta dovesse realmente chiudere i battenti, la cessazione di tale canale di informazione sarebbe una perdita inestimabile per tutti noi, specie le realtà locali così dettagliatamente raccontante, per anni, da questo giornale. Non perderemmo solo una attività storica della nostra regione, ma perderemmo l’opportunità di continuare  a conoscere le storie, i fatti, la cronaca che provengono dai comuni di Puglia.

Questo è il motivo per cui convintamente sposiamo l’iniziativa di Anci che ha esortato gli amministratori locali  ad acquistare una copia in più dello storico giornale il giorno 29 dicembre e, anzi, a cascata, invitiamo le nostre Comunità a fare lo stesso. La Puglia, da sempre, ha dato dimostrazione di solidarietà, benevolenza, vicinanza. Mettiamoci ancora una volta alla prova: il 29 facciamo un gesto piccolo ma tutt’altro che simbolico e diamo un forte segnale di vicinanza alle famiglie che sotto Natale hanno avuto questa terribile notizia, oltre a sostenere, così, un mezzo di informazione che per oltre un secolo ha stimolato il dibattito e il confronto. Proviamoci!”.

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