Moscovici: "Riduzione deficit italiano al 2,04? Non basta". Poi si corregge: "Frainteso"

(Afp)
ROMA - Il commissario europeo per gli Affari economici Pierre Moscovici smorza gli entusiasmi sull'accordo fra Ue e Italia in merito alla manovra. La riduzione dal 2,4% al 2,04% del deficit proposta dall'Italia, ha detto il Commissario europeo per gli Affari economici, "non è ancora sufficiente". "E' un passo nella giusta direzione, ma tuttavia non ci siamo ancora, ci sono altri passi da fare, forse da entrambe le parti", ha sostenuto Moscovici in un'audizione al Senato francese.

"Abbiamo la volontà di arrivare a una soluzione comune e condivisa", ha aggiunto poi il commissario Ue, parlando con i giornalisti a palazzo Berlaymont dopo l'incontro con il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, sulla manovra.

In merito alle frasi pronunciate durante la mattinata, Moscovici ha detto di essere "stato frainteso: ho detto che bisogna fare degli sforzi, ma nel senso del dialogo e della discussione, non ho parlato di cifre. Non ho voluto parlare di uno sforzo di bilancio aggiuntivo, non parlo mai di cifre salvo che nelle discussioni", ha aggiunto. "Quando ho detto che non ci siamo ancora volevo dire che non abbiamo ancora concluso la discussione".

"Il lavoro è intenso, costruttivo e positivo - ha ripetuto Moscovici - non vogliamo arrivare alla procedura, che dobbiamo preparare, ma che non è la nostra prospettiva. Abbiamo fatto dei buoni progressi, resta del lavoro tecnico da fare con la volontà condivisa di arrivare a una posizione comune", ha concluso.

I vicepremier Salvini e Di Maio esprimono piena fiducia nel lavoro che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sta svolgendo con Bruxelles per evitare una proceduta di infrazione contro l'Italia per debito eccessivo. E' quanto si legge in una nota emessa questa mattina dopo che ieri Conte ha presentato ai vertici della Commissione Ue un target deficit/Pil 2019 al 2,04% dal precedente 2,4%, assicurando però che platee e importi di quota 100 e reddito di cittadinanza non cambieranno.

"Continuiamo a sostenere con convinzione la nostra proposta. Piena fiducia nel lavoro di Conte", dice il comunicato.

"Siamo persone di buon senso e soprattutto teniamo fede a ciò che avevamo promesso ai cittadini, mantenendo reddito di cittadinanza e quota 100 invariati. Manterremo tutti gli impegni presi, dal lavoro alla sicurezza, dalla salute alle pensioni senza penalizzazioni, dai risarcimenti ai truffati delle banche al sostegno alle imprese", proseguono i vicepremier.

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