di VITTORIO POLITO - Com’è noto il dialetto è la struttura connettiva che permette ai cittadini di creare un senso di appartenenza, una originale identità , una comunanza di esperienze, di disegni per il futuro, di storie della memoria, di ricordi del passato. Abbiamo bisogno di due lingue: quella della dimensione familiare, intimistica, con la quale entriamo in contatto con i nostri cari in maniera calda, da complici, con il desiderio di capirci nel profondo perché abbiamo parlato quella lingua sin dall’infanzia. E poi abbiamo bisogno della lingua della città che ha adottato i medesimi valori, che ha lo stesso percorso storico e che ha lottato per i traguardi più alti.
Il dialetto, spesso considerato varietà di lingua dei ceti bassi, simbolo di ignoranza o veicolo di svantaggio o esclusione sociale, soprattutto al sud, pare che stia avendo nuova vita soprattutto nelle giovani generazioni, in molti casi l’apprendimento non avviene a livello di lingua materna, ma l’acquisizione avviene, in modo frammentario, al di fuori del canale generazionale. Un ruolo importante in tal senso è rappresentato dai nonni o dall’ambiente circostante nel quale il dialetto è ancora diffuso
Con queste premesse si celebra anche quest’anno la Festa del dialetto e la Commissione Culture del Comune di Bari, presieduta da Giuseppe Cascella, promuove la partecipazione alla giornata nazionale del dialetto a cura di Vito Signorile, direttore artistico del Teatro Abeliano, coordinatore delle Associazioni riunite intorno al progetto oMaggio a Bari. Le iniziative più importanti patrocinate dal Comune, che hanno visto la partecipazione massiccia e assolutamente autogestita e gratuita delle Associazioni Culturali cittadine sono, oltre alla giornata del dialetto e alle iniziative per adottare le ‘Edicole votive’, ‘Versi alla luna’ e ‘Piedigrotta Barese’ che si svolgono nel mese di maggio, la mostra dei libri di poesie e baresità scritti in dialetto barese e ‘Canti di Natale’ che si svolge a dicembre presso il Teatro Abeliano.
La festa del dialetto di quest’anno prevede due incontri nella giornata del 17 gennaio:
Il primo incontro con inizio alle ore 10 presso il Salone della Polizia Municipale di Bari in via Aquilino 3 (Japigia) dove vi saranno i saluti delle autorità , gli omaggi degli attori con brevi letture di opere dei padri del dialetto barese. Quest'anno l'immagine del manifesto è dedicata alla più importante via della città , via Sparano, in una vecchia immagine che contiene una citazione all’attività meritoria dei Vigili Urbani. Il secondo si svolgerà , nello stesso Salone, a partire dalle ore 18 per terminare intorno alle 20.
Poeti Baresi, in stretto ordine alfabetico, presentati dalla Consigliera Rosa Grazioso e dalla storica dell’arte Angela Boggia, leggeranno una loro lirica; All’uopo i Poeti che intendono partecipare devono iscriversi inviando almeno tre giorni prima ai seguenti indirizzi direzioneartistica@teatroabeliano.com – alotuc@virgilio.it - dottorcg@libero.it la loro adesione.
Nel corso della manifestazione verrà consegnata una targa riconoscimento alla carriera a Nietta Tempesta. L’evento si concluderà con un drink benaugurante alla barese.
Il dialetto, spesso considerato varietà di lingua dei ceti bassi, simbolo di ignoranza o veicolo di svantaggio o esclusione sociale, soprattutto al sud, pare che stia avendo nuova vita soprattutto nelle giovani generazioni, in molti casi l’apprendimento non avviene a livello di lingua materna, ma l’acquisizione avviene, in modo frammentario, al di fuori del canale generazionale. Un ruolo importante in tal senso è rappresentato dai nonni o dall’ambiente circostante nel quale il dialetto è ancora diffuso
Con queste premesse si celebra anche quest’anno la Festa del dialetto e la Commissione Culture del Comune di Bari, presieduta da Giuseppe Cascella, promuove la partecipazione alla giornata nazionale del dialetto a cura di Vito Signorile, direttore artistico del Teatro Abeliano, coordinatore delle Associazioni riunite intorno al progetto oMaggio a Bari. Le iniziative più importanti patrocinate dal Comune, che hanno visto la partecipazione massiccia e assolutamente autogestita e gratuita delle Associazioni Culturali cittadine sono, oltre alla giornata del dialetto e alle iniziative per adottare le ‘Edicole votive’, ‘Versi alla luna’ e ‘Piedigrotta Barese’ che si svolgono nel mese di maggio, la mostra dei libri di poesie e baresità scritti in dialetto barese e ‘Canti di Natale’ che si svolge a dicembre presso il Teatro Abeliano.
La festa del dialetto di quest’anno prevede due incontri nella giornata del 17 gennaio:
Il primo incontro con inizio alle ore 10 presso il Salone della Polizia Municipale di Bari in via Aquilino 3 (Japigia) dove vi saranno i saluti delle autorità , gli omaggi degli attori con brevi letture di opere dei padri del dialetto barese. Quest'anno l'immagine del manifesto è dedicata alla più importante via della città , via Sparano, in una vecchia immagine che contiene una citazione all’attività meritoria dei Vigili Urbani. Il secondo si svolgerà , nello stesso Salone, a partire dalle ore 18 per terminare intorno alle 20.
Poeti Baresi, in stretto ordine alfabetico, presentati dalla Consigliera Rosa Grazioso e dalla storica dell’arte Angela Boggia, leggeranno una loro lirica; All’uopo i Poeti che intendono partecipare devono iscriversi inviando almeno tre giorni prima ai seguenti indirizzi direzioneartistica@teatroabeliano.com – alotuc@virgilio.it - dottorcg@libero.it la loro adesione.
Nel corso della manifestazione verrà consegnata una targa riconoscimento alla carriera a Nietta Tempesta. L’evento si concluderà con un drink benaugurante alla barese.