Gli Autogol: "Tutti i personaggi che abbiamo imitato hanno sempre reagito bene"

di DANIELE MARTINI - Unire il calcio ed il divertimento con tanta passione e creatività? È questa la ricetta giusta che ha portato avanti Gli Autogol.

Il trio è composto da Michele Negroni, Alessandro Iraci, e Alessandro Trolli detto ‘Rollo’. Tra i personaggi da loro proposti ricordiamo, e vediamo su YouTube ed anche in radio, le parodie di mister Conte, Stramaccioni, Allegri, Federico Buffa, Guido Meda, Moratti, Chiellini, Buffon, Pardo, Guidolin, Piccinini, Balotelli, Mihajlovic e tanti altri. Contano 1 milione e 600 mila fan su Facebook e 700 mila iscritti al loro canale YouTube, oltre che 700 mila follower su Instagram.

Abbiamo avuto il piacere di intervistare Alessandro Iraci de Gli Autogol.

D. Com'è nata la tua passione per il calcio e, soprattutto, come sono nati Gli Autogol?

R. Sono tante domande in una. La passione nasce da piccolo, per il calcio, nel senso che, fin da piccolo, ho sempre tifato, ho sempre seguito, guardato le partite, giocato e, ovviamente, quello che volevo fare da piccolo era fare il calciatore perché il sogno di tutti i ragazzini era giocare a pallone, leggere le riviste, queste cose qua. Poi, con il tempo, ho iniziato ad imitare i personaggi perché, con gli amici, ci divertivamo a scuola a fare questo e da qui è nata la mia passione per le imitazioni e nel lontano 2003 ho conosciuto Michele, con cui andavamo in classe insieme, diciamo che le nostre "tempie malate" si sono incontrate a scuola e abbiamo iniziato a fare delle cose assieme tipo teatro, cabaret e successivamente un programma radiofonico in un programma locale della nostra città, di Pavia. Da qui nascono veramente Gli Autogol nel senso che, nel 2008, abbiamo iniziato questo programma che andava in onda una volta a settimana nel quale parlavamo dello sport locale e una parte di imitazione più legata alle parodie che, ovviamente, si sente adesso anche se in uno stadio un po’ più embrionale (scusate il termine), ecco perché era all'inizio. Si facevano i personaggi di allora: Mourinho, Ranieri, dove c'era un'egemonia sociale. Una volta c'era l'Inter che vinceva e la Juve che perdeva. Adesso è il contrario, ecco. Questa è un po’ la storia.

D. Tantissimi sono stati i giocatori ed i personaggi dello sport imitati da voi (Conte, Stramaccioni, Allegri, Federico Buffa, Guido Meda, Moratti, Chiellini, Buffon, Pardo, Guidolin, Piccinini, Balotelli, Mihajlovic). A quale personaggio ti senti più legato e quali sono stati i commenti di chi ha avuto modo di ascoltarvi?

R. Tra i personaggi a cui sono molto legato ci sono Buffon a Chiellini. Poi ce ne sono tanti altri per quel che riguarda gli altri. Magari questi sono quelli che poi ho avuto anche la possibilità di conoscere di persona. Insomma, devo dire che i personaggi imitati hanno tutti reagito sempre bene. Una volta che capisci che questo è un gioco, stai al gioco e da qui non hai le reazioni negative all'imitazione o, semplicemente, stai al gioco. Tutti i personaggi che abbiamo imitato hanno sempre reagito bene, ecco.

D. Tra i vostri video anche un rifacimento del cartone animato "Holly e Benji" che ha ottenuto tantissime visualizzazioni. Cosa ha rappresentato questo cartone animato per la tua infanzia e quale personaggio amavi di più? Nel video impersonavi Roberto Sedinho...

R. Questo è uno dei più amati sicuramente. Roberto ha il fascino del calciatore brasiliano. Per noi è stato il cartone animato della nostra infanzia e abbiamo sempre un po’ riso anche di cose un po’ sopra le righe che succedevano nel cartone. Se ricordate in "Buffa racconta Holly e Benji" ci sono parecchi rimandi a Holly e Benji, alla storia rifatta di questo cartone e ricorda la nostra infanzia. Non lo nego. Si tornava da scuola alle quattro di pomeriggio, a quei tempi c'era "Bim Bum Bam" su Italia Uno e proponevano questo cartone. È stata un'era.

D. Nei vostri video, ogni tanto, è comparsa Leonarda, ovvero Ludovica Pagani. Come l'avete conosciuta e poi contattata per i vostri video. e come vi trovate con lei?

R. Ludovica l'avevamo contattata tempo fa perché ci serviva una figura femminile per un video. La casa della produzione non la conoscevano e non era affermata come adesso. Soprattutto su Instagram. L'abbiamo contattata semplicemente, sentendola telefonicamente. Una ragazza molto tranquilla

D. Altro personaggio, per un bel periodo importante per i vostri video, è stato anche il “Talismano”, Simone Padoin. Quanto manca il Talismano agli Autogol, e vi sentite ancora con lui?

R. Si, ci sentiamo. Di mancare manca sicuramente, visto che poi ovviamente lui ha la sua carriera, il suo percorso. Sono legati tanti ricordi. Lui viveva questo ruolo in maniera simpatica, divertente, ridicola. Ci sentivamo nei tempi in cui lui era alla Juve. Poi, ricordo Sturaro che attendeva nello spogliatoio mentre facevano le foto di Padoin col Pallone d'Oro, il Talismano proprio sulla sua maglietta. È stata una parentesi molto simpatica che poi ci ha permesso anche di conoscerlo. Ci sentiamo. Lui fa un camping tutti gli anni a Bergamo, noi andiamo, partecipiamo. Bello.

(credits: 'Gli Autrogol' Fb)
D. Tra le tante cose, vi è stato anche un ballo insieme al Papu Gomez con "Baila como el Papu". Che esperienza è stata e, soprattutto, com'è stato per voi vedere la reazione degli sportivi e dei vostri fans a vedere ballare la "Papu Dance"?

R. Sicuramente un'esperienza molto bella perché, comunque, sapevamo che c'era del potenziale nell'idea di un balletto del genere perché, comunque, quando tu unisci calcio e divertimento è la ricetta perfetta. C'è stata sicuramente sorpresa nel vedere poi i numeri che ha generato questa canzone. Poi il piacere di vedere che si sono raccolti tanti fondi, la gente ha capito anche l'importanza del messaggio che si voleva veicolare, che poi tutti i proventi del pezzo sono andati agli Insuperabili, l'associazione che si occupa del calcio per i diversamente abili. Quindi abbiamo cercato di fare anche un progetto che poi lasciasse qualcosa alla gente che poi scaricava il pezzo. Siamo molto contenti di questo.

D. Hai fatto, insieme agli Autogol, tanta radio e tanta tv a livello nazionale. Quanto è importante per te questa esperienza?

R. Sicuramente tanto perché, comunque, quando ti confronti con delle realtà nazionali, noi facciamo la radio tutti i weekend, l'abbiamo fatta tutti i giorni su 105, comunque questa cosa ti dà il metodo di lavoro, ti permette di sperimentare ogni giorno cose nuove, trovarti anche con professionisti che lavorano da anni sul mezzo: è sicuramente una scuola importantissima. Stessa cosa vale per la tv, quando abbiamo fatto "Tiki Taka" e "La Domenica Sportiva", tu vai a parlare nelle riunioni con gente che lavorano sul mezzo da anni e sicuramente sai ascoltare, appunti, perché capisci come lavorerai anche tu.

D. Progetti futuri degli Autogol?

R. Ce ne sono perché, comunque, l'episodio di Holly e Benji non sarà il solo. Abbiamo già girato una seconda puntata e ne faremo sicuramente delle altre perché abbiamo visto che c'è stato un feedback molto positivo. Poi ci sono un po’ di video in cantiere sulla scia di quelli che si vedono sul web, la radio che prosegue. Un po’ di cose in cantiere, ecco. Vediamo se riusciamo a portare qualcosa anche in tv, che può essere anche quest'anno. Sarebbe bello, si va avanti così senza problemi.

D. Che consiglio dai a chi vorrebbe intraprendere la strada di Youtubers, speaker radiofonico o in tv?

R. Sicuramente non è facile. Bisogna cercare di divertirsi, di avere comunque qualcosa da comunicare sempre, di non mollare di fronte alle prime difficoltà e di cercare la strada senza voler strafare perché oggi pensare di fare lo youtuber o di entrare in questo mondo e farlo come lavoro diventa molto difficile. però, se dietro c'è la voglia di divertirsi, di passare del tempo in maniera positiva, sicuramente dico "fatelo" perché è una cosa bellissima.

D. Un saluto ai lettori ed ascoltatori del Giornale Di Puglia

R. (Imita Buffon). Bè, allora, partiamo da quello, dopo ti saluto anche gli altri due che oggi sono a casa. Saluto gli amici del Giornale Di Puglia. Mi raccomando: leggete, ascoltate la radio, soprattutto lo faccio anch'io che adesso sono a Parigi. L'altro giorno ero sotto la Tour Eiffel, ecco. Passeggiavo con Ilaria e ascoltavo la radio. Un abbraccio, ciao a tutti.

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