L'Italia è in recessione. Boccia: "Reagire subito"

ROMA - Reagire subito al rallentamento dell’economia attivando investimenti pubblici e privati. E’ la posizione espressa dal presidente della Confindustria, Vincenzo Boccia, secondo cui a gennaio avremo un rallentamento ancora superiore rispetto al quarto trimestre del 2018, a seguito della frenata dell’economia globale e, in particolare, di quella tedesca.

Rallenta l’economia italiana, mostrando una crescita inferiore alle previsioni. L'economia italiana nel quarto trimestre 2018 ha registrato una contrazione dello 0,2%. Lo comunica l'Istat in base ai dati provvisori. Si tratta del secondo trimestre consecutivo di calo dopo il -0,1% del periodo luglio-settembre. L'Italia è così entrata in recessione tecnica.

Il Pil degli ultimi 12 mesi cresce solo dello 0,1%, in calo rispetto al precedente dato dello 0,7% e ancora più basso delle previsioni che si attestavano allo 0,3%. Migliora leggermente il tasso mensile di disoccupazione che arriva al 10,3%, in calo dello 0,2%.

L’Istat, dunque, conferma le previsioni degli analisti e le parole di ieri del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, i quali si attendevano un dato in calo.

"Mi aspetto un'ulteriore contrazione del pil, nel quarto trimestre", ha aggiunto Conte parando in Assolombarda, a Milano.
 
"Abbiamo dati congiunturali che non sono favorevoli - ha spiegato - Non dobbiamo girare la testa, il dato positivo è che non dipende da noi: la Cina, la Germania, che è il nostro primo Paese per l'export".
 
"Se nei primi mesi di quest'anno stenteremo, - ha aggiunto Conte - ci sono tutti gli elementi per sperare in un riscatto, di ripartire con il nostro entusiasmo, soprattutto nel secondo semestre, lo dice anche l'Fmi". "Abbiamo una economia che crescerà - ha detto - dobbiamo lavorare insieme, progettare gli strumenti per far crescere l'economia in modo robusto e duraturo''.

"Abbiamo elaborato una manovra economica che ci ha spinto in una zona molto rischiosa, siamo andati vicino a un procedimento di infrazione, siamo riusciti a scongiurarlo ed è stato importante per il sistema Paese" ha ricordato il premier. La procedura "ci avrebbe creato dei seri problemi, per fortuna è alle spalle".

Il dato negativo era stato anticipato da un sondaggio della Reuters in cui si evidenziava come la “mediana delle stime converge su una flessione del Pil congiunturale di 0,1% dopo il calo di pari entità segnato nel terzo trimestre, il primo dopo quattordici mesi consecutivi di espansione”.

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