Romina Power (intervista): «Sanremo? Avrei preferito Woodstock…»


di NICOLA RICCHITELLI - Un gradito ritorno quello di quest’oggi: a distanza di qualche mese infatti abbiamo il piacere di ospitare nuovamente nel nostro spazio dedicato alle interviste Romina Power.

Una chiacchierata che volge lo sguardo al periodo natalizio da poco passato: «Ho dei bei ricordi di quando ero piccola a Los Angeles e quando andavo a trovare il nonno in Olanda…», con vista Sanremo soprattutto, una manifestazione e un palco quello dell’Ariston a cui sono legati diversi momenti importanti per l’artista americana: «Ci ha regalato grande popolarità probabilmente ma anche stress ed ansia. Poi, in 3 minuti, non si può veramente capire ne' una canzone ne' un artista. Avrei preferito Woodstock».

Una chiacchierata che si chiude sul futuro e sulle aspettative per il 2019: «Voglio dedicare più tempo alla scrittura (sto lavorando ad un nuovo romanzo) e lavorare ad un mio progetto cinematografico, oltre che a viaggiare e conoscere alcuni luoghi dove ancora non sono riuscita ad andare, come la Polinesia per esempio».

Romina, bentornata sulle pagine del Giornale di Puglia. Mi permetta di chiederle come sta e come ha passato questo ultimo periodo di feste?
R:«Tutto ok, tutto ok».

C’è qualcosa che si è lasciata nel 2018 e che non vorrebbe con sé in questo nuovo anno?
R:«Si. Qualche chilo».

Che rapporto ha con il Natale e con il periodo natalizio in genere?
R:«Buono. Ho dei bei ricordi di quando ero piccola a Los Angeles e quando andavo a trovare il nonno in Olanda. E di quando i miei figli erano piccoli. Ma non cerco di rivangare e rimpiangere il passato».

Quali sono i ricordi più belli che la legano a questa meravigliosa festa?
R:«Quando mia sorella, Taryn, ed io andavamo dal nonno in Olanda. Lì si festeggia St Nicholas e qualcuno con la barba bianca ed un grande cesto di doni sedeva davanti al caminetto e  li distribuiva a noi e agli altri cuginetti in casa».

Da più parti si è parlato di un suo coinvolgimento in un progetto legato ad un film sulla sua vita. Può confermare ed eventualmente anticiparci qualcosa?
R:«Sono solo supposizioni. Non c’è nulla di fondato».

Romina, tra qualche mese sarà tempo di Sanremo. Assieme ad Albano avete mai pensato di ritornare insieme in gara?
R:«Io no».

Che emozioni e che sensazioni lascia il palco dall’Ariston?
R:«Miste. Più amare che dolci. Una grande bolgia con tutti che ti tirano in varie direzioni e se non ti concedi passano istantaneamente dall'amore all’odio. E poi non potevamo mai cantare le canzoni composte da noi, ritenute non abbastanza 'da Sanremo'».

Che peso ha avuto per la vostra carriera quel palco?
R:«Ci ha regalato grande popolarità probabilmente, ma anche stress ed ansia. Poi, in 3 minuti, non si può veramente capire ne' una canzone ne' un artista. Avrei preferito Woodstock».

Anche se la prima volta che è salita su quel palco era il 1976 e ci è andata da sola, che ricordi conserva di quel momento?
R:«Triste. Perche' il mio pezzo mi piaceva molto e non ho potuto nemmeno esibirmi in tv. Non come ora che i giovani sono molto più agevolati».

A quale delle tante partecipazioni è maggiormente legata?
R:«Forse all'anno in cui abbiamo vinto nel 1984. Anche se, dopo la gioia iniziale, mi sono sentita mortificata subito dopo in sala stampa».

Che 2019 si aspetta e che 2019 c’è da aspettarsi dal punto di vista artistico?
R:«Voglio dedicare più tempo alla scrittura (sto lavorando ad un nuovo romanzo) e lavorare ad un mio progetto cinematografico, oltre che a viaggiare e conoscere alcuni luoghi dove ancora non sono riuscita ad andare, come la Polinesia, per esempio».

Contacts: 

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https://www.facebook.com/rominapowerofficial/

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