Trivelle, intesa Lega-M5s: in arrivo moratoria di 18 mesi e canoni maggiorati

ROMA - Si registra il compromesso tra M5S e Lega sulle trivellazioni in mare dopo le minacce di dimissioni del ministro dell'Ambiente, Sergio Costa. L'intesa prevede una sospensione delle ricerche in mare di idrocarburi di 18 mesi e un aumento dei canoni di concessione pari a 25 volte (la precedente bozza indicava un aumento pari a 35 volte).

L'emendamento nel decreto semplificazioni con queste modifiche dovrebbe riprendere il suo percorso in aula, in Senato, dopo lo stop di ieri in commissione. La Lega ha espresso soddisfazione per i posti di lavoro salvati ma anche malumore per i condizionamenti che arrivano dal "partito del No". Secondo il ministro Costa si tratta di "un buon primo passo".

LEZZI, 'SODDISFATTA PER SOLUZIONE, PUNTARE SU RINNOVABILI' – “Sono molto soddisfatta per la soluzione trovata rispetto al caso trivelle. Si tratta di un’ottima notizia per chi, come noi, crede che l'Italia si debba emancipare dall’energia fossile. L'accordo raggiunto prevede l'aumento di 25 volte dei canoni annuali, che da noi sono i più bassi d’Europa, e lo stop alle ricerche in mare di idrocarburi per 18 mesi. Adesso è il momento di puntare in modo ancora più deciso sulle rinnovabili: gli italiani chiedono lavoro e il green ha ancora grandi possibilità di crescita, sia in termini occupazionali che di sviluppo imprenditoriale”. Così il ministro per il Sud Barbara Lezzi in un post pubblicato su Facebook.

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