22 febbraio 1984, il Bari elimina la Juve in Coppa Italia

di NICOLA ZUCCARO - E' il 22 febbraio 1984 quando il Bari affronta in casa la Juventus per la gara di ritorno degli Ottavi di Coppa Italia. La partita per i galletti allenati da Bruno Bolchi (alle prese in quella stagione sportiva nella risalita dalla C alla B) parte in discesa con il rigore realizzato da Gabriele Messina al 23' del primo tempo. Ma il momentaneo 1-0 non scoraggerà la Signora che rimonterà nella ripresa. 

Dopo il pareggio di Platini al 54', giunge all'81' il raddoppio con Tardelli. Per nove minuti viene cancellata la storica impresa di 15 giorni prima (quando a Torino il Bari espugna il Comunale per 2-1), ma al 90' l'incontro prende una piega favorevole al Bari a seguito di un altro calcio di rigore concesso ai padroni di casa. 

Su un Della Vittoria stracolmo (complice un soleggiato mercoledì pomeriggio di fine inverno) cala un angosciante silenzio per l'esecuzione dal dischetto affidata a Totò Lopez. Dagli undici metri il capitano biancorosso non fallisce per il definitivo 2-2. Al triplice fischio si scatenerà il tripudio dei circa 40.000 tifosi baresi per l'accesso (il primo della storia del club biancorosso) ai quarti di finale della Coppa Italia, dove il Bari eliminerà, fra il 7 e il 10 giugno 1984, anche la Fiorentina.

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